Il Parlamento Europeo chiede a Serbia e Kosovo di normalizzare i rapporti

11 maggio 2023

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Durante la seduta plenaria di mercoledì 10 maggio il Parlamento Europeo, riunitosi a Strasburgo, ha adottato due relazioni su Serbia e Kosovo. Gli europarlamentari a Belgrado chiedono di allinearsi alla politica estera dell'UE e a Pristina di attuare i punti dell'accordo mediato dall'UE.

Ancora una volta il PE ha sottolineato  l'importanza di ripristinare un dialogo aperto tra Belgrado e Pristina e di normalizzare i rapporti , tramite un accordo giuridico basato sul principio del riconoscimento reciproco, come condizione preliminare per poter aderire all’UE. 

Nella relazione sulla Serbia, il Parlamento Europeo ha evidenziato una serie di punti critici. Preoccupati dal ritorno di una retorica antieuropeista e filorussa, i parlamentari hanno dichiarato che i negoziati per l’adesione all’UE potranno continuare solo se Belgrado si affiancherà alle sanzioni contro Mosca e si allineerà alla politica estera europea. Inoltre il rapporto ha evidenziato la necessità di fare dei progressi significativi su riforme riguardanti lo stato di diritto, il funzionamento delle istituzioni democratiche e i diritti fondamentali. Tuttavia, qualora la situazione non cambiasse, i membri del Parlamento Europeo hanno anche affermato di voler prendere in considerazione l’eventualità di chiedere all’UE di rivedere l’importo del proprio sostegno finanziario alla Serbia. Questo rappresenterebbe un duro colpo per Belgrado visto che Bruxelles è il suo principale donatore e partner politico-economico. 

Per quanto riguarda la relazione sul Kosovo, la relatrice Viola von Cramon-Taubadel (Verdi, Germania) ha comunicato: "Siamo finalmente felici di confermare che la tanto attesa liberalizzazione dei visti sarà concessa a tutti i cittadini del Kosovo a partire dal 1° gennaio 2024.” Lodando i progressi ottenuti sul tema lotta alla criminalità e corruzione, il Parlamento Europeo ha sottolineato che il ritmo di proseguimento dei negoziati dipenderà dalle riforme intraprese in termini di stato di diritto e diritti fondamentali. Sul fronte dei rapporti interni con la minoranza serba invece si richiede l’attuazione degli accordi presenti nel Dialogo Serbia-Kosovo e di favorire le iniziative che permettono il superamento delle divisioni.

La relazione sulla Serbia è stata adottata con 508 voti favorevoli, 76 contrari e 37 astenuti, quella sul Kosovo è stata adottata con 452 voti favorevoli, 87 contrari e 76 astenuti.

(SVB)


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