Dialogo Serbia-Kosovo, nessun passo avanti

19 luglio 2018

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E' stato un incontro interlocutorio quello tenutosi ieri a Bruxelles tra le delegazioni di Belgrado e Pristina, impegnate a riprendere il dialogo sulla normalizzazione dei rapporti bilaterali sostenuto dall'Unione europea.

La vigilia dell'appuntamento era stata piuttosto movimentata in Kosovo, dove le forze politiche faticano a trovare una piattaforma comune sul dialogo, e l'opposizione ha esplicitamente contestato il ruolo del presidente Hashim Thaçi alla guida della delegazione kosovara.

L'incontro vero e proprio, mediato ieri dall'Alto rappresentante UE per la politica estera Federica Mogherini, è durato molto meno del previsto. Dalle scarne dichiarazioni fatte alla stampa da Thaçi e dal suo omologo serbo Aleksandar Vučić, è apparso chiaro che il faccia a faccia non ha portato a nessun significativo passo avanti.

“E' stata una riunione breve e complicata, molto difficile, forse la più breve e difficile dell'intero percorso negoziale degli ultimi sei anni”, ha detto ai giornalisti Thaçi, accusando la controparte serba di “vivere ancora nel passato”.

“L'unico compromesso che ci viene offerto da parte kosovara, e in particolare da Thaçi, è riconoscere l'indipendenza di Pristina. Ma le cose non funzionano così […]”, ha ribadito a sua volta Vučić. “La parte albanese vuole una vittoria completa, vuole tutto, mentre noi cerchiamo un compromesso che non lasci nessuno del tutto umiliato e sconfitto”.

Visto l'evidente stallo nella trattativa, alla Mogherini non è restato che aggiornare il negoziato alle prossime settimane, senza però ancora definire una data precisa per il prossimo incontro.


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