
Craiova, Romania - © Oanea/Shutterstock
Una città che si racconta con discrezione, ma che vale la pena scoprire: è Craiova, capitale storica dell'Oltenia. Poco conosciuta anche in Romania, offre però una ricca vita culturale, atmosfere uniche e il gioiello del parco cittadino Romanescu
Nelle settimane scorse, un articolo pubblicato da Forbes ha sorpreso molti: in cima alla classifica dei siti culturali più consigliati in Europa non c’era Parigi, Londra o Firenze — c’era Craiova, città del sud-ovest della Romania. Sì, proprio Craiova, seguita da città come Girona, Bilbao, Atene, L’Aia, Salisburgo, Basilea... nomi più noti, più ovvi forse, almeno sulla carta.
La verità? Craiova non è certo la prima città che viene in mente quando si parla di turismo europeo. E nemmeno romeno, a dire il vero. Se chiedi in giro: “Qual è una città da visitare in Romania?”, difficilmente qualcuno ti risponderà subito “Craiova”. Eppure...
Mi ricordo ancora il mio primo incontro con questa città, in un periodo in cui tutti cominciavamo a riscoprire il paese con uno sguardo nuovo. La prima immagine? Una piazza enorme piena di bancarelle e oggetti di seconda mano — un paradiso negli anni 2000, quando in Romania molti prodotti erano ancora introvabili. Poi la casa memoriale del grande attore Amza Pelea, che a Craiova è quasi un’istituzione. E lo zoo: uno dei più antichi della Romania, ancora oggi con ingresso gratuito — una rarità — e uno dei pochi ad essere nel cuore della città.
Lo zoo è ancora lì, e nel frattempo anche migliorato: nuovi esemplari, più cura, più attenzione. Non sono mai stata una fan delle gabbie, lo ammetto, ma devo dire che il posto ha un suo fascino, difficile da negare.
Forse, dopotutto, Forbes non ha tutti i torti. Forse una destinazione culturale degna di nota è anche quella che non segue le solite regole della bellezza patinata o dell’offerta turistica perfetta. Magari è proprio quella che ti sorprende, piano piano, quando abbassi le aspettative e ti lasci incuriosire.
Secondo Forbes, Craiova — pur essendo meno conosciuta e meno visitata rispetto alla capitale Bucarest o altre città della Romania — merita l’attenzione di chi cerca un city break culturale fuori dai soliti percorsi grazie a una sorprendente varietà di eventi durante tutto l’anno.
Tra questi lo Shakespeare Festival, un appuntamento internazionale dedicato alla drammaturgia, che ogni anno richiama compagnie teatrali da tutto il mondo. Per chi ama la musica elettronica, a giugno c’è l’IntenCity Festival, un grande evento open air che accende la città con DJ set e concerti. E ad agosto arriva il coloratissimo Puppets Occupy Street, un festival urbano che porta in strada giganteschi pupazzi e spettacoli interattivi per tutte le età.
Poi, Craiova ha anche un legame profondo con una delle figure più importanti dell’arte del XX secolo: Constantin Brâncuși. Lo scultore ha studiato proprio qui, alla Scuola di Arti e Mestieri della città.
Le sue opere oggi si trovano nei più grandi musei del mondo — dal Metropolitan Museum di New York al Pompidou di Parigi, fino alla Tate Modern di Londra — ma è anche a Craiova che si può scoprire qualcosa di più intimo del suo percorso. Una tappa obbligata è il Centro Brâncuși, che offre uno sguardo sulla sua vita, insieme al Museo d'Arte, che ospita alcune delle sue opere più significative.
Un festival, un museo, un’opera di Brâncuși: un bel tuffo nella cultura romena. Ma andiamo oltre.
Perché proprio Craiova? Cos’altro la rende una città da scoprire?
Craiova ha il passato scritto nei muri e nei vicoli, ma non lo ostenta: lo racconta con discrezione, a chi ha voglia di ascoltare. Le sue radici affondano nei tempi dei Daci, ma è nel Medioevo che inizia davvero a contare, quando diventa la roccaforte della potente famiglia dei Craiovești.
Da lì in poi, la città esplode di vita: nel XVI secolo diventa di fatto la capitale dell’Oltenia di oggi. Nonostante guerre, incendi e invasioni, Craiova ha sempre trovato il modo di rialzarsi. E non solo: ha anche avuto un ruolo importante nel Risorgimento romeno. È una città che non si è mai arresa, e forse è proprio questa sua forza silenziosa a renderla affascinante.
La città mescola stili e influenze architetturali. I palazzi eleganti in stile neoclassico o barocco del XIX secolo, come il Municipio – l’ex Palazzo della Prefettura – con cupole, e colonne con dettagli sorprendenti ed il Collegio Nazionale "Carol I", fondato nel 1826 e noto per la sua imponente architettura e per la torre dell'orologio, raccontano di un’epoca dell’eleganza. D’altra parte, i solidi edifici brutalisti, come il Teatro Nazionale “Marin Sorescu”, lasciano il segno del periodo comunista.
Tra i luoghi di culto ortodossi - la chiesa Madona Dudu e la Cattedrale di San Demetrio, ricostruita tra il 1889 e il 1933, ma presente sul sito già dal XV secolo.
Qual è il luogo imperdibile di Craiova?
È il Parco Nicolae Romanescu. Uno dei parchi urbani più grandi e affascinanti d’Europa, un autentico capolavoro di architettura paesaggistica. Fu progettato tra il 1897 e il 1903 dall’architetto francese Édouard Redont, su iniziativa del sindaco Nicolae Romanescu. Il parco si estende per circa 96 ettari, comprende un lago di 4 ettari, oltre 35 km di sentieri e più di 250 specie di alberi, alcune delle quali rare o esotiche.
Il progetto fu presentato all'Esposizione Universale di Parigi del 1900, dove ricevette la medaglia d'oro, riconoscimento che ne attestò il valore artistico e innovativo. Tra le attrazioni principali vi sono il Ponte Sospeso, che collega due colline offrendo una vista panoramica sul paesaggio circostante; il Castello Incantato, una struttura romantica che originariamente nascondeva una torre dell'acqua; e lo zoo, uno dei più antichi della Romania. Il parco include anche un ippodromo, inaugurato nel 1903, che ha svolto un ruolo significativo nella vita sociale ed economica della città .
Oltre alla sua bellezza naturale e architettonica, il Parco Nicolae Romanescu è un luogo di incontro e svago per residenti e turisti, offrendo spazi per eventi culturali, attività ricreative e momenti di relax. La sua combinazione unica di elementi paesaggistici e strutture storiche lo rende quindi imperdibile per chi visita Craiova.
Poi c’è naturalmente anche il centro storico, sempre più curato, con caffè dall’atmosfera bohémien, piccoli boutique e piazze dove sedersi a godersi il tempo. E per chi vuole un tocco locale, una passeggiata al mercato centrale (Piata Centrala) è un’immersione nei sapori dell’Oltenia: frutta di stagione, formaggi tradizionali, miele, e quell’energia contagiosa che solo un mercato autentico può offrire.
L'Aeroporto Internazionale di Craiova (CRA) è ben collegato a numerose città europee, con voli diretti e a basso costo. Un altro punto a favore per un city break last minute.
Infine, al di là delle classifiche di Forbes o di altri giudizi, va detto che Craiova non si prende troppo sul serio, ma ha davvero molto da offrire: basta lasciarsi guidare dalla curiosità.
Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito della Collaborative and Investigative Journalism Initiative (CIJI ), un progetto cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina progetto
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