Il massiccio del Durmitor nel Montenegro settentrionale

L'ufficio dell'UNDP e l'ong "Movimento verde del Montenegro" hanno organizzato a Podgorica un convegno dal titolo "Energia in un Montenegro ecologico". Per sondare i rapporti tra produzione energetica e sviluppo sostenibile.

15/07/2002 -  Anonymous User

Podgorica - Energia, ecologia ed economia sono fortemente interdipendenti. Si dovrebbero trovare le chiavi per la loro riconciliazione perché l'ambiente ha un limite di sfruttamento che non può essere superato. Lo ha affermato Miodrag Gomilanovic del "Movimento verde del Montenegro" al convegno organizzato l'8 luglio scorso nella capitale montenegrina insieme all'UNDP.
"Questione cruciale è come produrre maggiore energia, necessaria dato l'aumento costante dei consumi, senza rovinare l'ambiente. In Montenegro molto potrebbe arrivare dalle centrali idroelettriche. L'energia eolica e solare sono campi ancora inesplorati e per fortuna nostra il Montenegro non possiede alcuna centrale nucleare" ha affermato Gomilanovic aggiungendo che "i Verdi sono per un'energia pulita che non contamini l'ambiente".

Il vice Ministro per l'economia Dragan Bojovic ha sottolineato che in quest'ottica è a suo avviso fondamentale il potenziale delle centrali idroelettriche. "E' una produzione che risponde sia a criteri di sviluppo sostenibile che a criteri di tipo economico" ha specificato.
Francis o'Donnel, dell'UNDP, ha affermato che la propria organizzazione darà il proprio sostegno al Montenegro se quest'ultimo decidesse di divenire uno Stato con forte attenzione al rispetto dei paramentri ambientali. Ed ha inoltre anticipato che una delegazione montenegrina parteciperà al Summit sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Johannesburg nel prossimo settembre. Ha poi concluso ricordando come il Montenegro sia uno Stato molto bello ma con gravi problemi ecologici dovuti all'assenza di vere politiche ambientali nel passato.
Dal convegno è emersa la richiesta che venga creato nuovamente il "Ministero dell'ecologia" che era stato eliminato qualche anno fa. E' stato inoltre pubblicato un documento finale nel quale si sottolinea come il Montenegro dovrebbe evitare il deficit energetico con la costruzione di fonti che rispettino il progetto "Montenegro, uno Stato ecologico"; ci si augura la creazione di un Comitato nazionale per lo sviluppo sostenibile; come l'UNDP dovrebbe continuare a finanziare progetti per la protezione dell'ambiente; come sia necessaria una profonda revisione delle leggi in materia energetica e come, attraverso queste, occorra stimolare la crescita di fonti energetiche alternative a quelle tradizionali (Pobjeda, Mina news agency, 8.07.02).


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