Chișinău-Iași: sognando la riunificazione
31/01/2018, Redazione
Il 24 gennaio del 1859, il Principato di Moldavia e di Vallacchia si unirono. Fu un passo cruciale per la nascita della Romania moderna. I membri di un’associazione unionista moldava hanno viaggiato da Chișinău a Iași per partecipare alla commemorazione lì organizzata per questa ricorrenza. Il fotoracconto di Chiara Dazi

Si-parte
La partenza per Iași è prevista per la mattina del 24 gennaio alle ore 5 dalla piazza principale di Chișinău. La temperatura ha raggiunto i -17 durante la notte e i tre autobus si riempiono velocemente. Vlad Viletchi, il presidente dell'associazione ODIP „Onoare, Demnitate și Patrie” (Onore, dignità e patria) che organizza il viaggio, comunica con i viaggiatori al megafono.

Volontari-1
Una delle volontarie dell'associazione mentre controlla la lista dei viaggiatori. L'associazione unionista che ha organizzato la visita alle celebrazioni di Iași è nata nel 2015 per diffondere l'ideologia del patriottismo e i valori nazionali e di cultura romeni, con il fine ultimo quello di portare all'unificazione della Moldavia con la Romania.

Eroi
Vista da uno dei bus in partenza per Iași, si vede la statua di Ştefan cel Mare sulla piazza principale di Chișinău, che rappresenta il più venerato eroe della storia del paese, in particolare per aver protetto il territorio dall'invasione dei turchi.

ODIP
Uno dei volontari dell'associazione ODIP che conta solo 50 membri, ma vede migliaia di partecipanti alle attività che organizza. Marin ha la lista dei nomi da presentare alla frontiera e controlla la loro correttezza prima della partenza. In seguito alla liberalizzazione della circolazione nello spazio Schengen per i cittadini moldavi nel 2014, attualmente basta il passaporto biometrico per entrare in Romania, senza bisogno di visto.

Berretti
Uno dei partecipanti che indossa il tipico berretto rumeno/moldavo recupera il proprio passaporto moldavo dopo il passaggio con la frontiera del paese. I viaggiatori rimangono sull'autobus mentre un ufficiale di frontiera passa a raccogliere i documenti, per poi renderli dopo i controlli effettuati negli uffici. Molti dei cittadini hanno due passaporti, quello blu moldavo e quello bordeaux rumeno.

Unire
Una delle volontarie dell'associazione ODIP indossa una maglietta propagandistica a favore dell'unificazione della Moldavia con la Romania.

Supermercato-1
Alcuni degli organizzatori discutono dettagli del viaggio durante l'ultima tappa nel parcheggio di un supermercato. Chișinău e Iași distano solamente 150 chilometri una dall'altra; le due città hanno rapporti molto intensi e anche un accordo di gemellaggio che proprio oggi, il 24 gennaio, compie dieci anni. Iași si trova nella regione romena denominata Moldavia e fu capitale della regione e stato moldavo odierno uniti, così come fu per breve tempo capitale della Romania intera.

Bianco-e-nero
Gli organizzatori hanno distribuito materiale informativo sulla storia della Moldavia e i suoi rapporti con la Romania nel tempo. Inoltre, uno dei viaggiatori mostra una foto di quando era soldato combattente nella guerra di Transnistria del 1992. Tra i partecipanti attivi agli eventi pro-unificazione, sono numerosi i veterani della guerra sul fiume Nistro, che ha visto la Moldavia (con le truppe locali sostenute dalla Romania), confrontarsi alla Transnistria, sostenuta dalla Russia.

Onore-dignita-e-patria
ODIP (Onore, dignità e patria) distribuisce braccialetti con i colori della bandiera rumena. Si tratta di un tricolore in verticale con il blu, il giallo e il rosso. La bandiera moldava ha lo stesso orientamento e gli stessi colori, con l'aggiunta dello stemma nel centro.

Mihai
Mihai mi è stato presentato semplicemente come un grande patriota. Mihai è autore di un lungo poema che ha letto al microfono per tutti i viaggiatori sul bus entrando nella città di Iași.

Ia-i
Si arriva in centro nei pressi della Piazza dell'Unificazione. Il programma della giornata prevede un concerto folcloristico, seguito da una parata ufficiale con deposizione di fiori alla statua di Alexandru Ioan Cuza, che il 24 gennaio del 1859 unì il Principato di Moldavia e di Vallacchia. Poi nuovamente musica e danze.

Tradizioni
In piazza vi sono diverse espressioni della tradizione rumena. Nella foto, un gruppo di uomini indossano il tipico berretto (căciulă) chiamato „Pileus”, che era portato dai nobili „tarabostes”.

Parata
L'Hotel Unirea in Piazza dell'Unificazione davanti al quale è in corso la parata ufficiale. Contemporaneamente all'anniversario dell'unione dei principati romeni, oggi il sindaco ad interim di Chișinău ha incontrato il sindaco di Iași per celebrare i dieci anni di gemellaggio delle due città.

Hora
Durante il concerto in piazza, ecco che parte la musica della „hora”, e così tutti accorrono per partecipare alla danza tradizionale e popolare rumena che si fa in cerchio tenendosi per mano e muovendosi tre passi avanti e uno indietro in senso antiorario. Dopo la riunificazione del principato di Vallacchia con quello di Moldavia nel 1859, la „hora” scritta da V. Alecsandri, inno della Vallacchia, divenne una canzone patriottica della Romania tutta, conosciuta come „hora Uniri”

1918-2018
I manifestanti in piazza alzano cartelli che richiamano all'unificazione del 1918, che incluse la Bessarabia, nella speranza che l'entusiasmo per il centenario porti alla riunificazione della Moldavia con la Romania.

Media
La giornalista Ileana Pargaru di TVR Moldova, un canale nazionale romeno con una filiale in Moldavia, che ha trasmesso le celebrazioni in Piazza dell'Unificazione. Nel panorama dei media in Moldavia circa due terzi delle trasmissioni sono in lingua russa. Nel gennaio del 2018 è stato adottato un decreto - non firmato dal Presidente Igor Dodon - volto ad impedire la diffusione di prodotti giornalistici provenienti da paesi che non hanno ratificato la convenzione europea di televisione transfrontaliera, tra cui la Russia.

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Un bambino rincorre i piccioni.

Alexandru-Ioan-Cuza
In Piazza dell'Unificazione, presso il monumento dedicato a Alexandru Ioan Cuza, è appoggiata un'immagine rappresentante il Consiglio del Paese („Sfatul tării”), nel 1918, che votò l'unione dei principati di Romania, compresa la Bessarabia, dando vita alla cosiddetta Grande Romania. Una ragazza posa di fronte a questo monumento, tenendo in mano la bandiera della Romania moderna.

Coro
Di fronte al Museo dell'unificazione di Iași, un coro maschile si esibisce in canti e abiti tradizionali. Il museo fu residenza di Alexandru Ioa Cuza e in seguito del re Ferdinando. Il museo fu inaugurato nel 1959, per l'allora centenario dell'unione dei principati di Vallacchia e Moldavia.

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Nelle sale del museo dell'unificazione di Iasi. La sala d'ingresso alla mostra inaugurata per l'occasione delle celebrazioni dell'anno 2018 si intitola: "Dall'unione dei principati alla grande unione. Percorso storico e culturale".

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Nella sala del museo dell'unificazione di Iași ha luogo la presentazione del libro: Bessarabia, negli atti della grande unione del 1918. Con gli invitati al tavolo, il pane tradizionale rumeno chiamato "colaci".

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Una foto davanti a quello che oggi è il bellissimo Palazzo della cultura di Iași e una statua equestre di Ștefan cel Mare sullo sfondo. Inaugurato dal re Ferdinando I nel 1925, il palazzo è stato appena ristrutturato; le sue sale ospitano oggi quattro musei ed è il simbolo della ricchezza culturale della città.

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Il re Michele I di Romania è morto recentemente, il 5 dicembre del 2017. Davanti alla cattedrale di Iași vi é ancora un segno di ricordo cui i visitatori portano rispetto prima di entrare. Fu sul trono nel periodo intrabellico di unione della Bessarabia con la Romania, e in seguito dal 1940 fino all'avvento dei comunisti nel 1947.

Torce
La brigata meccanizzata 15 "ponte alto" di Iași ha raggiunto il Palazzo della cultura con le torce accese in onore della nascita della Romania unita nel 1859. La cerimonia è la chiusura delle celebrazioni per il 159esimo anniversario dell'unificazione dei principati romeni di Vallacchia e Moldavia.




