Kosovo: firmato l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione con l'UE

28 ottobre 2015

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L'Alto rappresentante per la politica estera dell'UE Federica Mogherini e il premier kosovaro Isa Mustafa hanno firmato ieri a Bruxelles l'Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) tra Kosovo ed Unione europea.

L'intesa rappresenta il primo accordo formale tra Pristina e Bruxelles, ed è stata salutata a Pristina come un importante “primo passo” verso l'obiettivo dell'integrazione europea del Kosovo. Secondo il ministro degli Esteri Hashim Thaçi l'ASA contiene un impegno reciproco: “da parte del Kosovo a portare avanti il processo di riforme, da parte dell'UE a sostenere tale processo, fino alla piena realizzazione della prospettiva europea [del Kosovo]”.

La firma dell'ASA arriva nella cornice del processo di normalizzazione dei rapporti tra Kosovo e Serbia, ritenuto da Bruxelles condizione necessaria al cammino europeo di entrambe le parti in causa. In seguito alla firma degli Accordi di Bruxelles nell'aprile 2013, al Kosovo era stato promesso l'ASA, mentre la Serbia portava a casa l'apertura dei negoziati di adesione.

L'intesa lancia un segnale politico importante, vista la sua approvazione nonostante il fatto che cinque paesi membri non riconoscono l'indipendenza da Belgrado dichiarata da Pristina nel 2008. Un sì che arriva anche grazie al fatto che, in seguito all'entrata in vigore degli Accordi di Lisbona, l'UE può ora firmare direttamente in nome dei paesi membri. Per il Kosovo la road-map verso l'UE resta però vaga e senza una cornice temporale precisa.

Dal punto vista economico difficile prevedere benefici immediati per il Kosovo. “Questi arriveranno solo quando avremo passi in avanti nella capacità produttiva kosovara, sia in campo agricolo che industriale. Senza produzione, di fatto l'ASA non porta alcun vantaggio”, ha commentato per Radio Free Europe Fatmir Curi, direttore della Fondazione kosovara per la società civile.

All'inizio l'accordo, che prevede la rimozione dei dazi doganali, potrebbe anche mettere in difficoltà le casse kosovare, che oggi devono i due terzi delle proprie entrate proprio dalla tassazione imposta alle dogane sulle merci importate.

I vantaggi per Pristina sono quindi soprattutto di carattere politico: il Kosovo era fino a ieri l'unico paese della regione a non aver firmato alcun accordo formale con l'Unione europea, nonostante la presenza sul suo territorio della missione europea EULEX, volta a rafforzare giustizia e stato di diritto. Dopo la firma di ieri, l'ASA deve essere ora approvato sia dal Parlamento europeo che dall'Assemblea nazionale del Kosovo. L'entrata in vigore dell'accordo è prevista per il 2016.


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