Stimolato dall'intervento di Furio Ottomani, pubblicato recentemente, ci ha inviato alcune sue considerazioni Antonio Serra, operatore ICS a Pristina.

08/02/2002 -  Anonymous User

Scrivo in merito all'intervento di Furio Ottomani "Pristina: salute, si brinda al bambino rom ed ai suoi stracci". Ero anch'io al party con Furio, purtroppo. Ci siamo fatti coraggio a vicenda e per fortuna riusciamo ancora a ridere di cio' che quotidianamente la realta' di questa provincia (di non si sa bene quale Paese) ci presenta.
E' difficile aggiungere qualcosa alle lucide e taglienti cronache di Furio e alle sue foto, ma vale la pena di completare il quadro con qualche dettaglio.Alla fine di tutto, alla fine del party, alla fine delle giornate passate al campo di Plementina, alla fine dei meeting e dei breefing con gli inutili interlocutori di turno, la cosa piu' triste e' che sara' molto probabilmente coi soldi dell'ormai famoso Maggiore spagnolo e dei suoi "gregari" che faremo partire uno dei pochi micro-progetti di income generation all'interno del campo rom di Plementina.
E ci riusciremo proprio perche' grazie alle contraddizioni di questa situazione, "tirano piu' un Maggiore arrivista e un'assitente carina" che non volumi di progetti, ore di meeting e miliardi di stipendi per i signori dell' UNMIK building.
Perche' il lavoro sul campo e' anche questo, tapparsi il naso, chiudere gli occhi, far finta di ascoltare pur di mandare avanti i progetti.

Antonio Serra
Operatore ICS
ETL di Plementina
Pristina - Kosovo


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