Il Festival della montagna di Trento, i paesi che seguiamo e OBC Transeuropa

4 settembre 2020

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La Georgia, paese ospite della 68ª edizione del Trento Film Festival , che si è svolto dal 27 agosto al 2 settembre 2020, conquista l’evento per questo 2020 con il documentario A Tunnel di Nino Orjonikidze e Vano Arsenishvili con il Gran Premio Città di Trento.

La giuria internazionale, composta da Carlos Casas (Spagna), Salomé Jashi (Georgia), Carmen Gray (Nuova Zelanda), Gustav Hofer e Matteo Della Bordella (Italia) ha assegnato la Genziana d’oro Miglior film – Gran Premio “Città di Trento”  a A Tunnel – con la seguente motivazione: "una straordinaria vicinanza, un senso per l’atmosfera visiva e un’ottima sintonia con gli squilibri strutturali del potere sono alla base di un film che dice molto del nostro attuale periodo di tensioni geopolitiche, di identità contestate e di un mondo globalizzato del lavoro e del capitale. Drammatico ma mai esagerato, il film identifica gli eventi di un piccolo villaggio come uno scontro tra passato e futuro, tra chi ha e chi non ha, in cui tutti abbiamo un ruolo"

Genziana d’argento – Miglior cortometraggio a Then Comes the Evening di Maja Novaković (Serbia/Bosnia Erzegovina, 2019, 28’), “per aver saputo infondere una vita molto semplice in una magnifica natura morta – si legge nella motivazione della giuria – una natura morta più che mai vitale, nella quale ogni goccia di luce ha un significato e modella le forme in un modo che si nota d’improvviso nell’infanzia, o in uno scorcio di rivelazione. Per il lavoro meticoloso dei registi nel creare un’opera d’arte che esalta la forma cinematografica”.

Infine ci preme menzionare il Premio RAI, assegnato al miglior documentario d’attualità assegnato dalla Sede Rai di Trento. La Giuria composta da Sergio Pezzola (Direttore della Sede RAI di Trento), Waimer Walter Perinelli – (giornalista) e Giorgio Balducci (Programmista Regista) ha scelto il documentario Pratomagno di Gianfranco Bonadies e Paolo Martino (Italia, 2019, 29’). Paolo Martino si occupa per OBC Transeuropa proprio di progetti multimediali. Pratomagno non è un produzione OBC Transeuropa, non si occupa delle aree da noi seguite ma affronta una tematica a noi da sempre cara, quella della tutela ambientale.

Qui di seguito la motivazione della premiazione: "Il documentario realizzato con tecnica mista, recitazione ed animazione, racconta la scelta del giovane gambiano Sulayman, pastore di capre a Pratomagno, sulla dorsale appenninica, di tornare nella sua patria d’origine, lasciando la famiglia dove vive e lavora. Alberto è un bimbo biondo e riccioluto amico di Sulayman. E' lui che da adulto torna a Pratomagno per farci rivivere una storia d’immigrazione, fatica, ma anche di amicizia e solidarietà, uguale a tante altre. Il mare e la pioggia torrenziale fanno da scenografia: avvolgono i fatti. L’acqua è custode dei ricordi, barriera o sentiero fra continenti, fonte di vita o di morte. La giuria ha apprezzato la sintesi e i diversi piani di narrazione, con il passato recitato ed il presente, cruento e impietoso, affidato all'animazione. La musica accompagna il dialogo sintetico e rarefatto, di persone travolte ma non domate dalla vita".


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