Georgia, la protesta dei carcerati

20 dicembre 2013

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Sciopero della fame per più di 900 detenuti nelle carceri della Georgia, lo riferisce l’agenzia stampa russa Ria Novosti. 

La protesta dei carcerati, in quello che è il paese con la popolazione penitenziaria più alta d’Europa rispetto agli abitanti, sarebbe dovuta al rinvio a tempo indeterminato della costituzione di una commissione per la riforma del sistema giudiziario, secondo fonti citate dall’agenzia.

Ma sono gli avvocati e le organizzazioni per i diritti umani, insieme a una parte dei detenuti, a chiedere anche l’abolizione dell’articolo 223 del codice penale che punisce l’affiliazione a bande armate. Secondo le critiche mosse dalle associazioni, la norma sarebbe troppo vaga e si presterebbe ad abusi.

“Il governo ha già risposto a chi sciopera per la questione della commissione. Il problema sarà risolto”, ha detto il ministro per le Carceri, Sozar Subari, “ma non ha alcun senso fare lo sciopero della fame per il codice penale perché non ci sarà alcun cambio nella nostra politica. Lo dico sinceramente, ma in maniera chiara e seria”.


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