Il ministro degli esteri croato, Tonino Picula, ha dichiarato che giunto il tempo che venga nominato l'ambasciatore croato nella FRY, a Belgrado. Picula ha espresso la sua credenza che la FRY farà la stessa cosa.Ad ogni modo ha commentato le relazioni tra la Croazia e la FRY, dicendo che non saranno semplici comunque. "Il problema di nominare l'ambasciatore non è certo l'unico problema esistente tra i due paesi, penso che abbiamo un'intera serie lista di problemi che attendono la sluzione, e su ciò dobbiamo lavorarci" ha ribadito Picula.
Nel frattempo secondo quanto scrive il quotidiano di Zagabria, Vjesnik, il presidente del Forum democratico serbo, Obrad Ivanovic, ha annunciato il ritorno di un certo numero di serbi nel territorio compreso da 16 contee della Slavonia Occidentale, si parlerebbe di 5.150 persone. Tuttavia questo numero rappresenta solo il 10% dei cittadini che lasciarono la Croazia dopo l'azione armata denominata "Bljesak", nel maggio 1995.
Attualmente il numero di queste persone che sono in attesa di riavere le proprietà è di circa 1400, mentre quelli che stanno aspettando ancora le riparazioni necessarie delle proprie abitazioni è di circa 5.000.

18/09/2001 -  Anonymous User

Il ministro degli esteri croato, Tonino Picula, ha dichiarato che giunto il tempo che venga nominato l'ambasciatore croato nella FRY, a Belgrado. Picula ha espresso la sua credenza che la FRY farà la stessa cosa.Ad ogni modo ha commentato le relazioni tra la Croazia e la FRY, dicendo che non saranno semplici comunque. "Il problema di nominare l'ambasciatore non è certo l'unico problema esistente tra i due paesi, penso che abbiamo un'intera serie lista di problemi che attendono la sluzione, e su ciò dobbiamo lavorarci" ha ribadito Picula.
Nel frattempo secondo quanto scrive il quotidiano di Zagabria, Vjesnik, il presidente del Forum democratico serbo, Obrad Ivanovic, ha annunciato il ritorno di un certo numero di serbi nel territorio compreso da 16 contee della Slavonia Occidentale, si parlerebbe di 5.150 persone. Tuttavia questo numero rappresenta solo il 10% dei cittadini che lasciarono la Croazia dopo l'azione armata denominata "Bljesak", nel maggio 1995.
Attualmente il numero di queste persone che sono in attesa di riavere le proprietà è di circa 1400, mentre quelli che stanno aspettando ancora le riparazioni necessarie delle proprie abitazioni è di circa 5.000.


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