Drago Hedl

"Drago Hedl ha dimostrato che la realizzazione del mestiere del giornalista si consegue con tenacia nella lotta all'indifferenza nei confronti della violazione dei diritti umani". Con queste parole la sezione croata del Comitato di Helsinki ha voluto premiare Drago Hedl, tra i principali giornalisti croati e nostro corrispondente. Riceviamo e volentieri pubblichiamo

20/12/2006 -  Anonymous User

Di Maria Elena Franco*

In occasione della Giornata mondiale dei diritti umani il Comitato di Helsinki croato ha consegnato tre riconoscimenti annuali per l'impegno a favore della tutela dei diritti umani.

Lunedì 11 dicembre al Teatro nazionale croato di Zagabria Drago Hedl ha ricevuto il premio "Joško Kulušić" in presenza del Presidente della Repubblica Stipe Mesić, del vice capo del Governo Jadranka Kosor e del Presidente del Comitato di Helsinki Žarko Puhovski.

Questo riconoscimento viene conferito a giornalisti, redattori e operatori dei mezzi di comunicazione croati il cui lavoro si distingue per il prezioso contributo e l'impegno a favore dei diritti umani.

Hedl si è meritato questo premio per la sua instancabile attività sui diritti umani, in particolare per le sue recenti indagini sui crimini perpetrati contro i civili serbi durante la guerra degli anni novanta, i misteri legati agli omicidi dei combattenti dell'esercito croato a Osijek nonchè per le sue ricerche sui crimini perpetrati dai soldati serbi sui civili bosniaci fatti prigionieri nel villaggio di Trnovo vicino a Srebrenica.

Il lavoro è accuratamente documentato con i colloqui avuti da Hedl con molti testimoni, parenti delle vittime e con nuovi dati provenienti da fonti militari e della polizia. Hedl ha scoperto inoltre nuovi documenti che hanno avvalorato alcuni episodi venuti alla luce recentemente sulla sorte di alcune vittime della guerra riaffermando così il significativo ruolo del giornalista professionale che insegue con coraggio la verità, figura rara e preziosa oggi in Croazia.

Questo lavoro responsabile e onorevole non si è svolto senza rischi per Drago Hedl il quale ha ricevuto continue pressioni e lettere minatorie fino alla minaccia di morte. Ciò nonostante ha perseguito il suo intento di giornalista professionale convinto che singoli crimini non possono essere lasciati nel dimenticatoio perchè gettano un'ombra sulla guerra degli anni novanta.

Con queste parole il Presidente del Consiglio dei mass media croati gli ha conferito il riconoscimento: "Con il suo onorevole e professionale lavoro Drago Hedl ha dimostrato che la realizzazione del mestiere del giornalista si consegue con tenacia nella lotta all'indifferenza nei confronti della violazione dei diritti umani e delle sue origini. Hedl ha testimoniato che al giorno d'oggi non è facile essere giornalista ed è ancor peggio essere corrotti e assoggettati a qualche potere. Ha dimostrato che oggi la più grande responsabilità del giornalista è essere professionale, onesto e libero. E il nostro riconoscimento lo conferma".

Congratulazioni!

* Maria Elena Franco sta effettuando uno stage presso il Comitato di Helsinki di Zagabria


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