Sarajevo, la prima volta a ritmo di break

18 aprile 2013

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Arriva per la prima volta in Bosnia Erzegovina la gara di qualificazione per concorrere ai mondiali di breakdance "Red Bull BC One". I breaker bosniaci vincitori partiranno per le regionali esteuropee che si terranno a Kiev in Ucraina e da lì ai mondiali di Seoul in novembre

Nel pomeriggio del 19 aprile presso il Dom Mladih di Skenderija si svolgeranno le pre-qualificazioni davanti a tre giudici internazionali, breakdancer pluripremiati di fama mondiale: l'italiano Cico, soprannominato "The Prince of Power", alias Marco Peruzzi; Lamine – Vagabond crew, alias Lamine Diouf e lo sloveno B-Boy Naki, alias Naser Gutić vincitore dell'edizione Slovenia Cypher 2012.

I tre sceglieranno 16 finalisti che nella gara "1 to 1" della "Red Bull BC One Sarajevo Cypher" serale dovranno mostrare a suon di Power Move (rotazioni), Toprock (passi in piedi) Footwork (passi con mani e piedi a terra) e Freeze (fermate improvvise), chi è il migliore beraker che andrà alle qualificazioni di Kiev.

Lo spettacolo promette bene, nelle mani dei due conduttori Chane e Gago, vincitori del campionato Red Bull MC Battle 2012. Nelle pause di gara si esibiranno per i – previsti numerosi – giovani spettatori bosniaci. Nella performance finale "breakeranno" anche i tre giudici, accompagnati dalla migliore band di hip hop della regione " Kandžija" venuta da Osjek (Croazia) e dalle evoluzioni musicali del newyorkese DJ Soul.

Con l'occasione, oggi pomeriggio presso l'Holiday Inn, tutti i breaker locali potranno seguire le lezioni offerte dai tre campioni mondiali. Omar, Benjamin, Amer e Nedim intervistati mentre si allenano sul tetto dello Skenderija, raccontano nel trailer: "Gli allenamenti sono stati duri ma ne vale la pena. Ballo, pesi e corsa per il fiato... ma l'importante è che stasera ci sia tanto divertimento e, soprattutto, l'occasione di ritrovarci tutti insieme in compagnia".

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l'Europa all'Europa


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