Un neonato

Il primario del reparto di ginecologia dell'ospedae di Zenica, Bosnia centrale, denuncia un alto tasso di mortalità infantile. Non solo causato dall'inadeguatezza di strutture e strumentazione ma anche dalla mancanza di informazione tra le gestanti.

26/02/2002 -  Anonymous User

Il numero di neonati che muoiono entro la prima
settimana successiva al parto presso l'ospedale di Zenica è circa di 30 ogni mille nati. Durante l'anno scorso su tremila parti vi sono state più di 60 morti.

"Sono cifre cinque volte più alte rispetto a quelle medie di altri paesi europei" ha affermato Hasan Karahasan, primario di ginecologia dell'ospedale di Zenica "ed è tutta colpa della situazione economica e sociale".

Secondo il primario infatti la situazione non sarebbe affatto migliore in altre zone della Bosnia Erzegovina ma spesso le statistiche sono meno dettagliate e precise. "Non ci manca la professionalità ma i mezzi tecnici per poterla esprimere. Poi vi è poca informazione tra le partorienti. L'80% delle madri che hanno perso il loro bambino durante il parto non ha mai fatto un controllo medico durante l'intera gravidanza".

Karahasan individua inoltre problemi legati alle strutture ed alle strumentazioni. "Il nostro ambulatorio a Zenica non è certo ben fornito. Per migliorare la situazione ci servirebbero perlomeno 200.000 KM (circa 100.000 Euro)" per poi aggiungere che "con un finanziamento di questo tipo saremmo in grado anche di iniziare alcuni corsi informativi a favore delle gestanti".

Da considerare che anche dieci anni fa, quando la Jugoslavia era unita, la situazione non era molto migliore: allora si verificavano circa 16 decessi ogni 1000 nascite (Dnevni Avaz, 20.02.02).

I dati forniti da Karahasan sono superiori a quelli raccolti ed elaborati dall'organizzazione Save the Children. In un rapporto sulla salute ed il benessere di neonati nel mondo, alla Bosnia Erzegovina, per il periodo che va dal 1995 al 2000, viene assegnata una mortalità infantile di 9 neonati su 1000 nati. Leggermente inferiore quella della Croazia, mentre la media dei paesi dell'Unione europea si attesta sui 4 morti ogni 1000 nati. Occorre in ogni caso considerare che le statistiche nei Balcani, per quanto riguarda in particolare gli anni dell'immediato dopoguerra, sono spesso carenti.


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