La rinascita del Museo olimpico di Sarajevo

31 agosto 2018

bubble icon

Il Museo olimpico di Sarajevo era dedicato alla memoria delle Olimpiadi invernali del 1984. L'edificio venne distrutto durante la guerra degli anni '90 ma le sue collezioni non andarono perse.

I dipendenti del museo e i cittadini di Sarajevo infatti si mobilitarono per salvarle custodendole nei sotterranei dell'edificio che ospitava il Comitato olimpico nazionale.

Ora la sede originaria del museo è stata completamente ristrutturata. Si tratta di Villa Mandić, progettata nel 1903 dall'architetto Karel Pařík per l'illustre avvocato e politico bosniaco Nikola Mandić. Un edificio, costruito ispirandosi ad altre lussuose ville europee che è di grande importanza dal punto di vista architetturale e storico, perché tra i meglio conservati dell'architettura austroungarica nella capitale bosniaca.

Come il suo predecessore, il nuovo Museo olimpico intende promuovere lo sport e l'arte nel rispetto dei valori olimpici. La sua collezione descriverà i preparativi e lo svolgimento delle Olimpiadi invernali del 1984 ma i visitatori vi potranno ammirare anche opere di Michelangelo Pistoletto, Henry Moore o Andy Warhol, come quelle di artisti bosniaci contemporanei come Mehmed Zaimović, Mersad Berber e Boško Kućanski.

L'inaugurazione del museo è prevista per l'apertura del "Festival olimpico invernale della gioventù europea" che Sarajevo ospiterà nel febbraio 2019.

Link: Le Courrier des Balkans


blog comments powered by