Medjugorje

La cittadina dell'Erzegovina dove all'inizio degli anni '80 sono state segnalate le prime apparizioni della Madonna è ormai un importante centro economico e commerciale. Storia di un miracolo, tra religione e politica

03/07/2008 -  Dario Terzić Mostar

Sono passati 27 anni dalla prima apparizione della Gospa, la Madonna di Medjugorje.

Quel villaggio a 25 chilometri da Mostar, nei pressi del comune di Čitluk, non lo conosceva proprio nessuno. C'erano poche case e poca gente, che sopravviveva nel ruvido paesaggio carsico dell'Erzegovina occidentale. Era pure povero.

Giugno in Erzegovina è un mese molto caldo, e i ragazzi pastori fanno fatica a trovare un posto adeguato per il bestiame. Il 24 giugno del 1981 sei di loro, minorenni, hanno incontrato una grande sorpresa. Si chiamava Gospa, Madonna.

Siamo ancora nella Jugoslavia di Tito. In un periodo molto delicato, solo un anno dopo la sua morte. Lo spirito comunista è sempre prevalente. Ma nell'Erzegovina occidentale la Chiesa cattolica ha resistito per tutti gli anni successivi alla seconda guerra mondiale. Molti uomini erano andati via, a lavorare in Germania, e le famiglie erano rimaste a casa. La tradizione cattolica era una sorta di imperativo. Si trattava di un'isola religiosa. Parlare dell'apparizione della Madonna però, nel 1981, fu quasi uno scandalo.

Si mette in discussione tutto. E si mettono a discutere tutti. Dagli attivisti del partito comunista ai credenti, ai preti. La maggioranza, certo, era contraria. Per loro tutta quella storia era solo una truffa.

Dopo la prima apparizione, però, i veggenti continuano a incontrare la Madonna quasi tutti i giorni. E Lei li seguiva dappertutto. Anche quando andavano a parlare con gli psicologi a Sarajevo, o per qualche "colloquio informativo". A volte scendevano dalla macchina e parlavano con la Madre Vergine.

Pian piano si è cominciato a parlare del Miracolo di Medjugorje (nella lingua locale Medjugorje vuole dire Fra i Monti). Ogni giorno sempre più gente andava in quel villaggio prima sconosciuto. Tutti volevano vedere e sentire i veggenti, capire i messaggi della Madonna. Così viene fuori che la Madonna ha "promesso un miracolo" in questa zona. E la gente comincia a interrogarsi. Che miracolo sarà? Una fontana d'oro, secondo alcuni. Sarà il petrolio, dicono altri. Sarà un cambiamento spirituale, secondo altri ancora.

I credenti della zona vanno a Medjugorje anche per ascoltare le messe di frate Jozo Zovko. Sentire e poi interpretare. Così i "40 anni di buio" di un periodo della storia della religione, da alcuni vengono interpretati come i 40 anni di comunismo. E il prete finisce in galera.

La voce si sparge, e i cattolici in tutto il mondo già iniziano a parlare di un altro miracolo. Dopo Lourdes, Fatima... Adesso tocca a Medjugorje. Arrivano gli italiani, i francesi, gli irlandesi, i polacchi. Il villaggio cresce ogni giorno di più, e in un paio d'anni diventa una cittadina. Secondo il censimento del 1991 ci abitavano 4.000 persone, e il 99,19% erano croati.

Cresce la popolazione di Medjugorje, ma soprattutto cresce Medjugorje. Alberghi, pensioni... Prima decine, poi centinaia. Case grandi e belle pronte ad accogliere i turisti credenti di tutto il mondo. Questi arrivano qui per rimanere almeno una settimana. Perché si deve sentire l'"atmosfera" di Medjugorje. Si devono fare le marce sul monte dell'apparizione, stare lì per ore a pregare. E la gente ci viene perché ha tanto bisogno di tranquillità, di mettersi in pace con se stessa. Nel monte dopo la gran croce, la gente sta in silenzio, oppure prega sottovoce. Ma la cittadina di Medjugorje sembra proprio un'altra cosa. Sembra una cittadina turistica sul mare. Tantissimi negozi, boutique... Si vende di tutto. Si vende "la santità". Sono tutte cose sacre, dicono a Medjugorje. Dicono anche che a Medjugorje si veda tanta luce. E' vero, soprattutto quella delle insegne degli alberghi, dei ristoranti e negozi. Sembra, in un certo senso, un gran centro commerciale.

La gente di Medjugorje vive grazie al miracolo. E sembra che la Madre Vergine avesse ragione. C'è davvero il miracolo di Medjugorje. Quello che una volta era un villaggio perso sui monti erzegovesi e' diventato una città turistica, bella e ricca. Anzi, ricchissima. E Medjugorje e riuscita a mantenere quel tenore di vita in tutti questi ultimi vent'anni. C'era la guerra in Bosnia, vi ricordate? Sì. A Medjugorje sono cadute pochissime granate, i primi giorni della guerra. Poi niente. Un gran silenzio. Come Medjugorje stessa. E gli aiuti umanitari si fermavano lì, perché "non potevano proseguire" per la parte bosniaca. Poi gli internazionali, la Croce Rossa, la Polizia europea, l'UNPROFOR e dopo la SFOR, che si é sistemata a Medjugorje per non "correre il rischio di stare a Mostar". E, certo, gli internazionali lì ci vivevano per mesi, pagavano l'affitto, mangiavano nei ristoranti di Medjugorje. Piove sempre sul bagnato.

Dopo la guerra torna anche la normalità a Medjugorje. Tornano i turisti religiosi. Ogni anno, Medjugorje è visitata da circa un milione di persone. La gente ci crede.

Ma poi alla fine, uno si chiede, ma questa Madonna c'è o non c'è? E la gente perché ci va? Si può guarire, a Medjugorje? C'è il miracolo?

Medjugorje non è stata riconosciuta dal Vaticano. Secondo alcuni, Roma ha espressamente vietato il pellegrinaggio da parte dei sacerdoti. I vescovi erzegovesi Žanić e Perić si sono espressi contro l'autenticità dell'apparizione. Ultimamente, sul Daily Mail e anche su alcuni giornali online italiani (Petrus), si sente la voce di Monsignor Andrea Gemma, vescovo, uno fra i più grandi esorcisti viventi. Lui ritiene che Medjugorje sia "un fenomeno assolutamente diabolico attorno al quale girano numerosi interessi sotterranei". C'è chi sostiene che Giovanni Paolo II fosse convinto della bontà delle apparizioni di Medjugorje. Una leggenda tutta da provare, secondo Gemma.

La gente è quindi molto divisa sull'autenticità delle apparizioni. Ma comunque, continua a venirci.

A parte le apparizioni, però, ci sono anche i dispersi. Di una decina di turisti religiosi si è infatti persa ogni traccia. Tra loro c'erano anche due giornalisti inglesi. Volevano "scoprire" la verità?

Arriva l'estate. Molti turisti vanno a visitare la costa croata. E poi anche Medjugorje. Molti di loro sono convinti che Medjugorje si trovi in Croazia. E' vero, si vedono solo bandiere croate. Ma Medjugorje e' in Bosnia Erzegovina, nella Federazione croato-bosniaca. Quanto a tenore di vita, tuttavia, da molto tempo sono ormai in Europa. Lì si vive molto bene. "La sanno lunga", si dice ogni tanto a proposito della gente nata in quella parte dell'Erzegovina. "Medjugorje l'hanno inventata solo per guadagnare bene", dicono le male lingue. Certamente bisognererbbe scavare bene per capire quante strutture in tutta questa zona sono abusive, quanti non pagano le tasse... Ma no, è meglio non pensarci. Mai mischiare il sacro e il profano.


Hai pensato a un abbonamento a OBC Transeuropa? Sosterrai il nostro lavoro e riceverai articoli in anteprima e più contenuti. Abbonati a OBCT!

I commenti, nel limite del possibile, vengono vagliati dal nostro staff prima di essere resi pubblici. Il tempo necessario per questa operazione può essere variabile. Vai alla nostra policy

Commenti

Log in or create a user account to comment.