Dunja Mijatović, una donna bosniaca Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa

25 gennaio 2018

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“Orgogliosa, infinitamente felice e grata a tutti i sostenitori! Questa è la Bosnia Erzegovina che vince!” Così Dunja Mijatović ha commentato su Twitter la sua elezione a Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa.

Ieri sera, l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha eletto con 107 voti, al secondo turno, la prima donna a ricoprire questo incarico. Pierre-Yves Le Borgn’ (Francia) ha ottenuto 103 voti e Goran Klemenčič (Slovenia) 19. Il mandato, che dura sei anni e non è rinnovabile, decorre dal 1° aprile 2018. Succede al lettone Nils Muižnieks, il quale si è subito complimentato con la Mijatović per l’elezione.

Centinaia di commenti positivi e di congratulazioni sono arrivati sui social media, a riprova del fatto che l’elezione di Dunja Mijatović è stata ben accolta e molto sentita a livello internazionale.

Dunja Mijatović, esperta di media, di libertà di espressione e diritti umani, fu tra i fondatori dell’Agenzia di regolamentazione delle comunicazioni della Bosnia Erzegovina alla fine degli anni ‘90, contribuendo a creare un quadro legale, politico e normativo per i media nella complessa società bosniaca post-bellica.

È stata inoltre Presidente della Piattaforma europea delle autorità garanti delle comunicayioni (EPRA) e ha presieduto il Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa sulla libertà di espressione e di informazione in periodi di crisi. Ha ricevuto diversi premi per il suo lavoro nel campo dei diritti umani.

Dal 2010 al 2017, Dunja Mijatović è stata Rappresentante dell’OSCE per la libertà dei media.


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