22 novembre 2023
Il presidente della Republika Srpska Milorad Dodik

OBCT si unisce alle organizzazioni partner MFRR e alla South East Europe Media Organisation (SEEMO) nel condannare gli attacchi verbali e le minacce di Milorad Dodik contro la giornalista di N1 Snezana Mitrović

Le sottoscritte organizzazioni partner di Media Freedom Rapid Response (MFRR) e South East Europe Media Organisation (SEEMO) condannano oggi il comportamento offensivo e minaccioso del presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik, nei confronti della giornalista Snezana Mitrović e del suo datore di lavoro, la televisione N1. Chiediamo al politico di scusarsi pubblicamente e di porre fine a tutte le pratiche intimidatorie contro tutti i media.

Le nostre organizzazioni avvertono inoltre che questa retorica aggressiva nei confronti di una giornalista e i segnali di un monitoraggio statale dei media sono gli ultimi esempi di una lista decennale di pressioni da parte di Dodik contro giornalisti e media indipendenti nella Republika Srpska, una delle due entità della Bosnia-Erzegovina.

Come sottolineato a seguito di una recente missione  nel paese organizzata da MFRR, questa ostilità nei confronti del giornalismo critico nella Republika Srpska, in particolare da parte dello stesso Dodik, rappresenta una minaccia per la libertà dei media e contribuise all’insicurezza percepita nella comunità giornalistica.

Lo sfogo contro la giornalista del canale televisivo N1 è scaturito durante una conferenza stampa del 16 novembre, in cui Mitrović aveva posto a Dodik una domanda sui suoi legami con alcune persone recentemente arrestate dalla polizia in un'operazione di traffico di droga.

Alla conferenza stampa, Dodik ha reagito in modo aggressivo e ha accusato N1 di mentire, di portare avanti una “narrazione anti-serba” e di cercare attivamente di “distruggere” la Republika Srpska. Poi le ha strappato di mano il microfono in modo inappropriato e ha minacciato lo staff N1 dicendo: “Pensate che non abbiamo un servizio che segue quello che state facendo?”.

Dopo l'evento, Mitrović ha ricevuto una telefonata personale da Dodik in cui lui l'ha insultata di nuovo, ha riferito N1. Dodik le ha detto che era scontento della notizia pubblicata da N1 sulla conferenza stampa.

Le nostre organizzazioni condannano il linguaggio minaccioso e pericoloso utilizzato da Dodik sia in conferenza stampa che durante la telefonata, un attacco verbale inaccettabile nei confronti di una giornalista professionista.

Purtroppo questo tipo di comportamento continua impunemente da anni. Dodik ha ripetutamente etichettato i giornalisti critici come traditori e nemici dello Stato e ha lanciato minacce contro di loro, compresi molteplici attacchi verbali contro le giornaliste. Interrogati su questa retorica, i funzionari governativi minimizzano la questione. In realtà, questo linguaggio mira a isolare e screditare coloro che continuano a porre domande delicate e a mettere il potere di fronte alle sue responsabilità. Normalizza inoltre gli attacchi più ampi contro i membri della stampa da parte dei cittadini della Republika Srpska e oltre.

Le nostre organizzazioni sostengono l'Associazione dei giornalisti della Bosnia-Erzegovina nella valutazione delle opzioni legali, compresa l'eventuale presentazione di una denuncia penale. Anche l'implicazione che enti governativi stiano monitorando il lavoro di N1 e potenzialmente di altri media indipendenti nel paese deve essere affrontata con la massima serietà e con una potenziale indagine.

MFRR e SEEMO accolgono con favore la rapida risposta delle associazioni dei media nazionali e regionali che hanno condannato  l'attacco verbale contro Mitrović e hanno offerto il loro sostegno. Le nostre organizzazioni sostengono Snezana Mitrović, N1 e tutti quei giornalisti della Republika Srpska che continuano a svolgere la propria missione di servizio pubblico e porre domande scomode in un clima sempre più ostile.

Chiediamo congiuntamente a Milorad Dodik di scusarsi pubblicamente per il suo comportamento e di impegnarsi pubblicamente a garantire che tutte le future comunicazioni con e sui giornalisti siano condotte in modo professionale e adeguato alla statura della carica pubblica che ricopre.

Firmato:

International Press Institute (IPI)

ARTICLE 19 Europe

European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF)

European Federation of Journalists (EFJ)

Free Press Unlimited (FPU)

OBC Transeuropa (OBCT)

South East Europe Media Organisation (SEEMO)

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.