Mogherini a cena coi leader dei Balcani occidentali

25 maggio 2017

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I sei capi di governo dei Balcani occidentali si sono riuniti ieri sera a Bruxelles per una “cena informale” con l'Alto rappresentante dell'UE per la politica estera Federica Mogherini.

All'incontro è stato volutamente dato un basso profilo, e dunque non è stato accompagnato dalla consueta serie di dichiarazioni ufficiali e conferenze stampa – ci si è limitati alla foto di gruppo. Il bilancio della serata è stato affidato a un comunicato dell'UE.

L'incontro doveva servire a fare il punto sulla situazione attuale e a ragionare sulle prospettive future, guardando a due diversi ambiti. Da una parte, sono state discusse le prospettive di avvicinamento e adesione dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro e Serbia) all'Unione europea, e le forme di collaborazione tra loro e l'UE – dalla sicurezza al controllo dei confini. Tutti hanno ribadito la volontà di lavorare per un'integrazione sempre maggiore.

Dall'altra parte, Mogherini e i sei capi di governo hanno discusso di come promuovere la cooperazione all'interno della regione stessa. Stando al comunicato, «hanno ribadito la loro determinazione e il loro forte interesse comune nel rafforzare la cooperazione e nel produrre risultati concreti per le vite dei cittadini della regione». È stato anche espresso l'auspicio di un miglioramento del clima dei rapporti reciproci.

La cena di Bruxelles si è tenuta in una fase delicata per la politica nei Balcani occidentali e per il loro rapporto con l'Unione europea: a inizio marzo i problemi crescenti avevano spinto Mogherini a condurre un'ampia missione nei paesi della regione. Prima dell'incontro di ieri, l'Alto rappresentante è tornata a riconoscere la delicatezza degli sviluppi politici recenti, per certi versi preoccupanti. La cena è stata tra l'altro l'occasione per il debutto a Bruxelles del nuovo premier macedone incaricato Zoran Zaev.

La riunione di ieri è stata presentata come un'occasione per promuovere un clima più costruttivo tra i vari attori. Il senso dell'incontro sta proprio nel tentativo di costruire una dinamica politica positiva, che possa appoggiarsi sui risultati della missione di marzo e che vada a preparare le basi per il vertice di Trieste del 12 luglio prossimo (si tratterà del quarto vertice annuale organizzato nell'ambito del processo di Berlino). Ieri i leader dei sei paesi hanno inoltre annunciato che si riuniranno per un nuovo vertice a ottobre in Montenegro.


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