20 luglio 2023
Uomo legge un giornale a Tirana Marcel Crozet CC BY-NC-ND 2.0 via Store norske leksikon

OBCT condanna i recenti attacchi ai danni di alcuni giornalisti albanesi e chiede alle autorità di garantire la libertà dei media nel paese

 

I partner di SafeJournalists Network (SJN) e di Media Freedom Rapid Response (MFRR), organizzazioni impegnate per la protezione della libertà dei media e dei diritti dei giornalisti, esprimono forte preoccupazione per i recenti avvenimenti in Albania, i quali non solo rendono evidente il peggioramento delle condizioni della libertà di stampa, ma rappresentano una grave minaccia per la sicurezza dei giornalisti e la loro capacità di informare i cittadini.  Chiediamo alle autorità albanesi e alla comunità internazionale di condannare questi attacchi e di adoperarsi per garantire la sicurezza dei giornalisti.

L'attacco verbale contro la giornalista di BIRN Albania Ola Xama da parte del sindaco di Tirana, Erion Veliaj - in risposta ad un suo lavoro investigativo in cui la giornalista fa luce su un caso di corruzione che ha visto coinvolti alcuni politici e pubblici ufficiali -  non solo è inaccettabile, ma mina le fondamenta stesse della libertà di parola e di stampa. 

Una società democratica si fonda sui principi della trasparenza e della responsabilità e il comportamento del sindaco di Tirana costituisce un pericoloso precedente per il dibattito pubblico. I funzionari pubblici hanno il dovere di reagire ai rapporti investigativi con professionalità e rispetto per il ruolo che il giornalismo svolge in quanto “cane da guardia” del potere, piuttosto che con attacchi diretti a minare la credibilità dei giornalisti. 

Le minacce ricevute da Marsi Korreshi e dalla sua troupe televisiva SYRI a Rrogozhina durante un servizio dedicato ad un evento politico evidenziano ulteriormente la precarietà della condizione dei giornalisti in Albania. Nonostante la rapida risposta da parte della polizia, l'incidente conferma una situazione allarmante in cui i professionisti del settore si trovano ad affrontare continue minacce ed intimidazioni per il semplice fatto di adempiere ai propri obblighi professionali. 

Infine, il tentativo dell'ex primo ministro Sali Berisha di screditare BIRN Albania , organizzazione rispettabile ed indipendente, rappresenta l’ennesima seria minaccia alla libertà dei media. Le accuse - infondate - non solo minano la credibilità di un importante canale di informazione, ma rischiano di incitare ulteriori attacchi contro la libertà di parola e la sicurezza dei giornalisti. Tali azioni rischiano di costituire un precedente e promuovere un clima in cui prolifera la  disinformazione, minacciando il diritto dei cittadini ad un’informazione accurata e fattuale.

I giornalisti dovrebbero poter lavorare in un ambiente privo di intimidazioni, minacce e violenze. Ci appelliamo a tutti i funzionari pubblici in Albania affinché agiscano in modo responsabile, rispettando il ruolo dei media e astenendosi da attacchi personali e accuse infondate contro i giornalisti.

Il ruolo dei media in una società democratica è decisivo. Mezzi di comunicazione liberi ed indipendenti sono fondamentali affinché i cittadini possano contribuire al dibattito pubblico e assicurare la responsabilità democratica dei decisori politici. Qualsiasi tentativo di minare il settore dei media dovrebbe essere inteso come un attacco alla democrazia stessa. Nel riconoscere che è nostra responsabilità collettiva proteggere e difendere la libertà di stampa, esprimiamo tutta la nostra solidarietà nei confronti dei giornalisti in Albania.

 

Firmato

Association of Journalists of Kosovo

Association of Journalists of Macedonia

BH Journalists Association

Croatian Journalists’ Association

Independent Journalists Association of Serbia

Trade Union of Media of Montenegro

ARTICLE 19 Europe

European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF)

OBC Transeuropa (OBCT) 

European Federation of Journalists (EFJ) 

Reporters Without Borders (RSF) 

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del Media Freedom Rapid Response (MFRR), cofinanziato dalla Commissione europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea.