Idomeni
02/03/2016, Redazione
Il viaggio dei profughi verso Idomeni, dove nei giorni scorsi si sono chiuse le porte della rotta balcanica (Foto e testi di Andrea Rossini e Simone Ginzburg)

1_S
Le autorità elleniche cercano di rallentare il transito verso Idomeni allestendo nuovi campi per affrontare l'emergenza, ma in molti casi i profughi decidono di continuare a piedi sulle autostrade del paese per raggiungere il confine con la Macedonia

2_A
Alcuni profughi cercano di accordarsi con i tassisti per proseguire verso il confine. Una corsa dai sobborghi di Salonicco fino al confine costa 100 euro. La polizia fermerà i taxi prima di Idomeni, a Policastro

3_S
L'arrivo nel campo di Idomeni

4_S
Da una settimana il campo ha superato ogni capacità di accoglienza. Il campo è stato previsto come un campo di transito, non di permanenza, ma da quando la Macedonia ha limitato gli accessi nel paese, i profughi restano bloccati a Idomeni per giorni

5_A
L'interno di uno dei tendoni che ospitano i profughi a Idomeni

6_S
Dentro e intorno al campo sono comparse decine di tendine canadesi che permettono a molte famiglie di non passare la notte all'adiaccio

7_A
L'estremità settentrionale del campo è delimitata da una barriera costituita da chilometri di filo tagliente. Al di là del muro c'è la Macedonia

9_S
Fino alla settimana scorsa veniva permesso a siriani e iracheni di proseguire verso nord. Nella foto, l'arrivo di alcune famiglie al campo macedone di Gevgelija

10_S
Le polizie di diversi paesi collaborano con le autorità macedoni all'interno del campo di Vinojug/Gevgelija e al confine di Idomeni. Tra gli altri, sul terreno ci sono poliziotti austriaci, serbi, croati, cechi e slovacchi che aiutano Skopje nella difesa dei confini

11_S
La soddisfazione di alcuni profughi che lasciano il campo di Vinojug diretti verso il confine con la Serbia. Il loro treno resterà però bloccato per ore alla stazione di Gevgelija, senza che a nessuno venga permesso uscire dalle carrozze, perchè più a nord ci sono gruppi di profughi che sono stati respinti, bloccati nel campo di Tabanovce. Alla fine il treno ritornerà a Vinojug

12_A
L'ingresso del campo di Tabanovce, in Macedonia, al confine con la Serbia. Situato accanto alla linea ferroviaria, è il luogo di passaggio per tutti coloro che hanno preso il treno a Vinojug/Gevgelija. All’altra uscita del campo si diparte una stradina di circa un chilometro che conduce in Serbia

13_S
A seguito delle nuove procedure introdotte nella rotta balcanica da Austria, Slovenia, Croazia, Serbia e Macedonia per limitare il passaggio dei profughi verso la Germania, la situazione è sempre più caotica. Un gruppo di oltre 100 siriani e iracheni respinti dalla Croazia perchè sprovvisti della nuova documentazione sono tornati in Macedonia, per ottenere i nuovi documenti, ma poi sono stati respinti dalla Serbia perché già respinti dalla Croazia Nella foto dormono all'aperto nella terra di nessuno, tra Serbia e Macedonia.

14_A
Una famiglia di profughi yazidi nel campo di identificazione di Preševo, in Serbia

15_S
Lungo tutta la rotta balcanica, centinaia di volontari europei prestano il loro aiuto in solidarietà ai profughi nel loro viaggio verso la Germania. Nella foto, la tenda di Borderfree all'esterno del campo di Preševo




