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Atene, tesori di periferia
10/02/2015, Redazione
Un viaggio invernale ad Atene. Giulia del blog di viaggio Blocal ci accompagna per le strade dei suoi quartieri con questo fotoracconto
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Atene è una città eterogenea: ogni quartiere ha le sue caratteristiche, i suoi tratti, le sue atmosfere, un'anima distinta dalle altre. Il centro di Atene si può visitare facilmente a piedi, passando da un quartiere all'altro in poche ore, con il tempo, se si vuole, di saltare su metro o autobus per raggiungere qualche area suburbana: il trasporto pubblico funziona davvero bene e questo mi ha permesso, in una sola settimana , di vedere così tante cose, molte più di quelle che sarei riuscita, ad esempio, a vedere a Roma.
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Il primo giorno ad Atene volevo godermi una vista panoramica della città per capire con che avevo a che fare. Mi sono allora recata in uno dei punti panoramici più noti di Atene, la collina Philopappo, un luogo tranquillo, che è stato culla della democrazia: è qui che gli ateniesi si trovavano per discutere su come amministrare la città-stato.
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Altro gran punto d'osservazione, sempre nel quartiere di Thisio, è quello di Gazi: passeggiando lungo via Eptachalkou cercando la Galleria d'arte Bernier-Eliades Art Gallery (che sfortunatamente ho trovato chiusa) ho scoperto questo gran ristorante tradizionale, ma anche questa bellissima vista.
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Il percorso verso la collina Philopappo è caratterizzato da tante casette, ciascuna delle quali con la sua terrazza sembra un'isola, il centro di Thiso è invece costituito da magnifici edifici neoclassici, strade pedonali e molti caffè e ristoranti
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Monastiraki è il quartiere con il principale mercatino delle pulci di Atene, tanti piccoli negozi e venditori ambulanti che vendono qualsiasi cosa, un'eredità del passato ottomano di Monastiraki, tanto quanto le sue strade strette e tortuose.
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Nel corso della settimana il mercato non è affollato come di domenica, ma è una sorta di bazar. In particolare mi sono piaciuti i negozi di antiquariato e mi sono dedicata ad osservare la gente dal tavolino di un bar nei pressi del mercato.
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Oltre al mercatino delle pulci Monastiraki è anche il quartiere della Megali Metropoli (la Cattedrale di Atene), della più piccola chiesa bizantina “Agios Eleftherios”, situata nei suoi pressi e di un'altra magnifica chiesa bizantina: “Kapnikarea”; a Monastiraki vi è anche un Museo delle ceramiche all'interno di una ex moschea e “Kostas”, il più famoso locale di souvlaki di tutta Atene.
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Alle fermate finali della linea verde del metro c'è Kifissia, un quartiere benestante di ville storiche, hotel eleganti e negozi alla moda attorno ad un bel parco. Quando ho visitato Kifissia, il parco era pieno di musica natalizia, emessa da altoparlanti e cadeva la neve: l'opposto del cliché della Grecia!
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La zona attorno al parco è piena di bar molto chic, negozi costosi e sembra un centro commerciale all'aria aperta. Non ho potuto evitare di comperarmi un paio di guanti per proteggermi dal freddo inaspettato. Questo polmone verde è stato il paradiso per il riposo degli ateniesi sin dai tempi antichi: era luogo di ritiro dei filosofi durante l'Impero romano ed è ancora una zona dove i greci benestanti hanno le loro case estive per sfuggire al caos e alla folla del centro di Atene.
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Tornando da Kifissia, mi sono fermata a “Irini” (sempre lungo la linea verde) per godermi una magnifica quanto controversa opera di architettura contemporanea (controversa per i suoi costi notevoli, in un paese che boccheggia). Lo scheletro di Santiago Calatrava è stato costruito nel 2004 per il complesso olimpico in vista dei Giochi olimpici: il complesso sorge su un'area di 96 ettari ed è ispirato dalla forma di un arco, forma molto comune nell'architettura del periodo bizantino della Grecia.
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L'area residenziale di Mets è un elegante quartiere in collina costituito da piccole case, ognuna delle quali si differenzia dalle altre per qualche delizioso dettaglio. Ho visitato Mets all'ultimo dell'anno e quindi mi sono imbattuta nella tradizione greca dei bambini che cantano di porta in porta, e questo ha certo contribuito a creare un'atmosfera paesana.
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Grazie alla vista stupefacente sui tetti di Atene, Mets è divenuta una delle zone di Atene che amo di più. A Mets inoltre si trovano le rovine dello Stadio Panathenaic (330 a.c) e il primo cimitero di Atene, che ha alcune tombe magnifiche adornate di sculture notevoli. Qui sono sepolti numerosi greci di fama e le sculture sono opera dei principali scultori greci degli ultimi due secoli.
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Vicino a Mets, vi è l'area residenziale di Pangrati, che si sviluppa attorno alla Piazza verde (Plateia Varnava) dove la gente del posto si ritrova per godersi un caffè o una birra. Una passeggiata attraverso Pangrati è il modo migliore per mescolarsi con i locali e godersi un'Atene verace, sia durante il giorno, sia durante la notte, in uno dei molti bar o ristoranti del quartiere.
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Aghios Dimitrios non sembrava così attraente di primo acchito! A peggiorare la situazione, ha iniziato a nevicare e mi sono dovuta rifugiare in uno dei tanti centri commerciali. Mentre ero bloccata lì però, ho scelto di bermi un cappuccino al bar panoramico, all'ultimo piano del centro commerciale e mentre scrivevo con la vista che arrivava sino al mare il posto ha iniziato a piacermi
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Più tardi mi sono addentrata nel quartiere, sino ad una grande chiesa ortodossa che avevo scorto dal bar panoramico ed ho scoperto che la parte interna di Aghios Dimitrios è totalmente diversa dalla sua arteria principale congestionata dal traffico: vi o trovato vie pedonali, fioriere, macchine vintage e belle case.
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Volevo visitare, al Pireo, il complesso del Museo Benaki, in particolare perché si tratta di una struttura interessante: infatti il museo è ospitato in un'ex fabbrica, ricoperta di marmo rosso e ridisegnata per valorizzare il cortile interno che, in estate, ospita anche esposizioni, eventi musicali e performance.
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Sono stata molto fortunata a trovare una mostra interessante: si trattava di una retrospettiva su Pavlos Samios, pittore contemporaneo greco, i cui lavori ho trovato davvero potenti.
