19 aprile 2012

di Georges Castellan
casa editrice: Argo
anno di pubblicazione: 2012
collana: Il pianeta scritto
pagine: 224
prezzo: 19,00 euro

Gli albanesi sono stati per decenni i nostri “vicini-remoti”, i dirimpettai silenziosi che ci parlavano solo attraverso i roboanti comunicati di Radio Tirana. Ma l’Albania non nasce con la dittatura di Enver Hoxha, è un piccolo paese abitato da un popolo coraggioso che può vantare una grande storia.
Tra i primi popoli insediatisi nei Balcani, gli albanesi hanno conosciuto l’occupazione romana, quella bizantina, poi la secolare dominazione ottomana fin quando, nel 1912, l’Albania ottiene l’indipendenza.
Le vicende successive al primo conflitto mondiale sono più note: l’effimero regno di Zog, l’occupazione dell’Italia fascista, la resistenza e la vittoria del movimento comunista guidato da Enver Hoxha. Infine, dopo il 1992 e il crollo del regime enverista, il difficile percorso verso la democrazia tra mille difficoltà finanziarie compiuto parallelamente ai fratelli separati del Kosovo.

Popolo fiero, molto legato alle sue tradizioni, buone e cattive, merita più dell'ignoranza e degli stereotipi dei media europei.

 

Georges Castellan, professore emerito dell’Università Paris III, già docente presso l'INALCO, è tra i massimi specialisti mondiali di storia dei Balcani