11 febbraio 2013

di Giovanni Bensi
casa editrice: Sandro Teti editore
anno di pubblicazione: 2013
collana: Historos
pagine: 160
prezzo: 15,00 euro
prefazione di Aldo Ferrari

Questo libro costituisce un contributo notevole alla conoscenza di uno degli aspetti più interessanti dell’Azerbaigian, vale a dire la sua ricchezza religiosa, davvero poco comune. L’opera ci introduce allo zoroastrismo – nato proprio in quella regione – e al cristianesimo della Chiesa albanica; ci fa conoscere gli “ebrei delle montagne” e quelli ashkenaziti, l’islam e le due “nuove religioni” nate nell’Ottocento – baba’i e baha’i – per finire con le piccole comunità cristiane ortodosse, cattoliche e protestanti. Completa il quadro una descrizione della situazione attuale, nella quale le diverse confessioni presenti in Azerbaigian stanno manifestando una nuova vitalità. Si tratta di un contesto politico di cui uno degli aspetti più positivi è senz’altro la tolleranza religiosa, che riguarda anche atei e non credenti. La Costituzione azerbaigiana separa nettamente lo Stato dalla religione e pone tutte le confessioni su un piano di parità.

 

Giovanni Bensi è un giornalista italiano esperto di questioni storico-religiose dello spazio post sovietico. Scrive per il quotidiano russo Nezavisimaya Gazeta e per Avvenire. Laureato in Lingua e letteratura russa sia all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia che all’Università “Lomonosov” di Mosca. È stato responsabile servizio in lingua russa delle sedi di “Radio Free Europe / Radio Liberty” di Monaco e Praga.