19 aprile 2007

"Io scrivo di donne... kamikaze, che fanno saltare in aria il mio paese. Io vi voglio raccontare chi sono. Voglio che conosciate ognuna di loro di persona. Che sappiate come e perché si fa saltare in aria".

Una giovane giornalista russa, disapprovata e scoraggiata da tutti i suoi compatrioti, non rinuncia tuttavia a interrogarsi su che cosa ha mosso il tragico destino di queste donne. E' questo un libro scritto da una donna che parla di donne, in buona parte sue coetanee. Julija Juzik ha trascorso un anno in Cecenia per ricostruire queste vite votate al martirio, raccogliendo granelli di verità per capire l'esplosione di un fenomeno (il conflitto ceceno è quello dove si contano il maggior numero di donne kamikaze) che era del tutto estraneo alla storia e alla cultura del Caucaso e il segreto racchiuso nella vicenda di ogni singola. "Una verità - scrive l'autrice - c'è sempre. Bisogna solo trovarla. E' da qualche parte, tra le propagande: quella dei ceceni e quella dei nostri servizi segreti". Queste donne si sono fatte saltare in aria per un'idea? Per un uomo? O forse perché non avevano scelta?