26 marzo 2024

Invidia - copertina

Autore: Nahid Sırrı Örik
Editore: Crocetti Editore
Anno: 2024

Turchia, anni Trenta: nella città mineraria di Zonguldak, la nubile Seniha, donna non attraente e non più giovanissima, è costretta a vivere insieme al fratello maggiore Halit e alla giovane e bella cognata Mükerrem. La famiglia di Seniha, esponente dell’alta borghesia ottomana ormai decaduta, ha sacrificato le prospettive della figlia per assicurare un avvenire brillante al primogenito Halit. Seniha accumula un’invidia sempre più opprimente verso di lui, tanto da spingere la cognata a tradirlo con il ventenne Nüzhet, rampollo di una ricca famiglia della città. Mükerrem sarà trascinata in un vortice di sensualità a cui solo un atto estremo può mettere fine. 

Invidia è un romanzo torbido, il ritratto di una società dove regnano l’individualismo, il calcolo e la meschinità. L’eroina negativa Seniha è un personaggio unico nella letteratura del suo tempo, tanto che Invidia è diventato un romanzo culto in Turchia. 

Accostato ai romanzi di Dostoevskij e di Flaubert, mai tradotto in precedenza, Invidia è un grande classico della letteratura turca degli anni ’40, un’ingegnosa esplorazione di uno dei sentimenti più umani e radicati.

Traduzione dal turco di Nicola Verderame. Prima traduzione mondiale in una lingua straniera.

Nahid Sırrı Örik nasce nel 1895 a Istanbul. Figlio di un alto funzionario ottomano, grazie agli incarichi diplomatici del padre soggiorna a Tblisi, Berlino, Parigi, Vienna, Roma e Copenaghen. Al rientro trova lavoro ad Ankara come traduttore presso il Ministero della Pubblica Istruzione. Esordisce pubblicando a puntate su una rivista parigina una novella in francese di ambientazione ottomana, Zeynéb la Courtisane (1927). Scrive racconti, romanzi – i più noti dei quali sono Invidia e Sultan Hamid Düşerken – ma anche articoli giornalistici e testi teatrali, raccontando la vita borghese negli anni di transizione tra Impero Ottomano e Repubblica di Turchia. Scrittore schivo, omosessuale, Nahid Sırrı Örik muore nel 1960 ed è lungo dimenticato, fino a metà anni Novanta, quando la sua opera è ripubblicata dalla casa editrice Oğlak Yayınları; dal 2022 la prestigiosa casa editrice Everest Yayınları ha lanciato la ripubblicazione della sua opera omnia.