10 ottobre 2011

di Yulia Latynina
casa editrice: Marco Tropea
anno di pubblicazione: 2011
collana: Fuorionda
pagine: 324
prezzo: 17,00 euro

In una immaginaria repubblica caucasica vicina alla Cecenia, si fronteggiano due uomini che in modo diverso cercano di mettere ordine al caos che li circonda. Pankov è un alto funzionario russo, educato ad Harvard, segnato dallo choc di un rapimento avvenuto molto tempo prima proprio nel paese che oggi cerca inutilmente di governare. Nijazbek è un leader ceceno dal cuore di lupo, mussulmano devoto, omicida ed eroe del popolo. Intorno a loro si agita un'umanità livida e feroce. Politici, militari, banditi, imam, donne brutalizzate, oppressori ed oppressi: tutti contribuiscono a rendere la vicenda politica del Caucaso una tragedia senza soluzioni. Tra l'islam in ascesa e la Russia in bilico sull'orlo del precipizio, sembra impossibile salvaguardare l'onore sepolto sotto le macerie.
Yulia Latynina non si limita a denunciare la corruzione, le malversazioni, la violenza celate all'ombra del potere russo, ma descrive il mattatoio del Caucaso attraverso un romanzo di rara intensità visionaria: un Anime morte della contemporaneità, la narrazione grottesca e spietata di un mondo capovolto.

 

Yulia Latynina (Mosca 1966) è giornalista e scrittrice di bestseller. Con un dottorato in Filologia, a metà degli anni ‘90 diventa analista economica e raggiunge la notorietà con i suoi articoli sulla corruzione politica e finanziaria, e le sue analisi acute basate sulle ricerche personali e i viaggi sul territorio russo. Avversaria dichiarata del regime di Putin, Latynina scrive per il maggior giornale di opposizione, la Novaya Gazeta, per The Moscow Times e conduce una trasmissione molto seguita su radio Moscow Echo. In Russia è considerata la nuova Anna Politkovskaja.

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