20 maggio 2008

Il romanzo racconta le vicende di una famiglia di Sarajevo i cui legami sentimentali, sopravvissuti al tormento della guerra, si infrangono nella desolata quotidianità di una pace senza più speranze e illusioni

La vita di una città umiliata dalle bombe e avvilita dal 'rinnovamento' della transizione è filtrata dallo sguardo ironico e disincantato del protagonista, un giovane pubblicitario ossessionato da fantasie di tradimento e problemi di salute, figlio egocentrico e 'creativo' frustrato. Trasformando letterariamente il proprio dialogo con la figlia questo padre nevrotico - una variante mitteleuropea di Woody Allen, verrebbe da dire - cerca una via d'uscita dalle delusioni affettive e sociali, senza naturalmente riuscire a trovarla. Un romanzo pervaso di satira sociale, ironia e humor nero.

Veličković Nenad, nato nel 1962 a Sarajevo dove vive e lavora, tratteggia nei suoi romanzi e racconti la vita della città con una tenerezza al tempo stesso ironica e feroce: chi è riuscito a sopravvivere alle granate, ai cecchini e alla fame si chiede oggi se riuscirà a sopravvivere alla corruzione, agli aiuti "umanitari" e alla depressione.
Docente di letteratura serba all'Università di Sarajevo, Veličković è autore di opere di narrativa, saggistica e poesia e di sceneggiature televisive. In italiano è già apparso "Il diario di Maja" (1995).
Il padre di mia figlia
di Nenad Veličković
anno di pubblicazione: 2008
casa editrice: FORUM Edizioni