15 febbraio 2008

"Chiamami ancora amore" è un'opera morale ed è stata scritta ripercorrendo il genocidio etnico di 100.000 persone che è avvenuto tra Sarajevo e Srebrenica nella Ex-Jugoslavia.

"Questi amori usa e getta, questi amori fragili e ballerini che stanno dilagando nella nostra società, sembrano piccoli fatti insignificanti. Sono invece passi enormi. Sembrano sciocchezze. Sono invece tumulti sotto terra."

Una lettera-urlo contro gli amori usa e getta, che non durano e che non hanno più nulla di impegnativo, eroico e sacro. Una lettera-urlo contro l'individualismo e la precarietà sentimentale che stanno segnando in peggio il XXI secolo.

Andando e scrivendo da Srebrenica, la capitale del più grande genocidio in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, Luca Nannipieri ci offre un'opera d'impegno, dal forte valore civico e morale, in netta controtendenza rispetto alle mode attuali che mitizzano soltanto l'indipendenza affettiva e il proprio esclusivo benessere.

Luca Nannipieri in questo lavoro riflette sulla disintegrazione delle parole amore, famiglia, unione, legame, padre, madre, figlio; una disintegrazione che la società contemporanea rende così attuale e che la guerra rende così evidente. Un'opera che è sia reportage in un territorio di conflitto sia riflessione sull'individualismo che sta regnando nella nostra epoca.
Chiamami ancora amore
di Luca Nannipieri
anno di pubblicazione: 2008
casa editrice: Mauro Pagliai Editore