12 maggio 2010

di Nadia Pasqual

casa editrice: Polaris

anno di pubblicazione: 2010

collana: Appunti di Viaggio - Guide per Viaggiare

pagine: 352 + 32 tavole a colori

prezzo: 27 euro

Antichi monasteri cristiani, misteriosi siti archeologici e ancestrali villaggi sparsi tra montagne maestose e antiche vie che collegano Europa e Asia attraverso vallate fiorite, canyon rocciosi e foreste: questa è l'Armenia leggendaria che ancora oggi si offre al viaggiatore. La ricchezza del patrimonio culturale, storico ed artistico di questo piccolo paese del Caucaso, situato in un territorio naturale spettacolare, ripaga chi è alla ricerca di luoghi intatti, non ancora contaminati dal turismo di massa. Gentilezza, allegria e ospitalità trasformano questo viaggio in un'esperienza unica, che fa lasciare il paese con il sorriso negli occhi e la voglia di tornare.Popolazione originaria della terra dell’Ararat, biblico approdo dell'Arca di Noè, gli armeni hanno forgiato la loro identità nazionale fin dall’antichità con l’emergere di potenti regni e l'adozione del Cristianesimo nel 301 d.C. Crocevia di scambi commerciali sulla Via della Seta e terra di invasione di potenti imperi, l'Armenia ha saputo conservare nei secoli la sua unicità, che preserva nell'attuale processo di sviluppo, iniziato con l'indipendenza dall'ex Unione Sovietica nel 1991.La capitale Yerevan è il simbolo della nuova Repubblica Armena, luogo degli affari e della politica, ma anche di divertimento e svago, attrazioni culturali ed artistiche. Città cosmopolita, sede di musei, gallerie, teatri, ristoranti, caffè, negozi alla moda e locali notturni, offre angoli affascinanti, artigianato di qualità – tappeti, ceramiche, tessuti, gioielli – e specialità enogastronomiche da cercare nei mercati del centro. Appena lasciata la capitale, la modernità cede il posto a Echmiadzin, luogo sacro della cristianità armena ed una delle più antiche chiese del mondo cristiano. Poco lontano, il mitico monte Ararat, simbolo della nazione, da sempre veglia sugli Armeni con la bellezza dei suoi 5000 metri; una visione che toglie il fiato con i suoi ghiacciai perenni stagliati nel blu profondo del cielo.