Amiche per la pelle

Via Ungaretti, nel centro storico di Trieste, è una strada immaginaria "dimenticata sia dal sole sia dal Comune". La casa è abitata da quattro famiglie di immigrati, cinesi, indiani, bosniaci, albanesi, ansiosi di integrarsi nella città d’adozione…

Last Updated: 25/09/2008

Il romanzo parla con un sorriso sulle labbra, al femminile, di quattro straniere alle prese con l’apprendimento della cultura e della lingua italiana, così ardua da sembrare quasi "inventata per scoraggiare l’integrazione". Con fatica e con alcuni buffi scivoloni, le donne cercano di costruire una rete di amicizie perché unite si è più forti e insieme si può cercare di respingere la spada di Damocle di un imminente sfratto.
L’unico inquilino italiano del palazzo, il signorino Rosso di settant’anni, appassionato di letteratura, è un grande estimatore del Duce.
Alla fine sarà proprio la poesia a far da ponte tra lui e gli altri, superando le reciproche diffidenze, e proprio una filastrocca cambierà tanti destini…
Una storia bella, spesso divertente, qualche volta triste, per ricordarci che la diversità non è un problema, bensì una preziosa risorsa. Il libro ha vinto il premio Popoli in Cammino 2006 (sezione inediti).

Narrastorie, traduttrice-interprete, collaboratrice esperta linguistica all’Università, nata a Bombay (India) nel 1966, Laila Wadia vive e lavora a Trieste. Scrive, in inglese da sempre e in italiano da qualche anno, per bisogno atavico e perché crede fermamente che l’umanità sia un unico volume.
Un’intervista a Laila Wadia, Osservatorio Balcani Caucaso
Amiche per la pelle
di: Laila Wadia
anno di pubblicazione: 2007
casa editrice: Edizioni E/O