L’Abcasia ha il proprio territorio, i propri confini e cittadini. Ha un presidente, un primo ministro, un parlamento e le forze armate. La Commissione elettorale centrale organizza le elezioni mentre l’ufficio postale emette francobolli. Un elicottero con trent’anni di vita della Abkhazian Airlines trasporta i passeggeri da Sukhumi, in riva al mare, al villaggio di Pschu in montagna, e i cittadini vengono informati dall’agenzia Apsnypress, dalla televisione, dalla radio, dai giornali e da internet.
Wojciech Górecki è una delle poche persone che ha avuto l’opportunità di osservare la nascita, lo sviluppo e il declino, nel corso di vent’anni, dello “Stato” abcaso con i suoi confini contesi e uno status indefinito. Vari Paesi infatti non riconoscono l’Abcasia e la considerano parte della Georgia. Tutto il mondo in pratica condivide questa posizione a eccezione di Russia, Nicaragua, Venezuela, Nauru e Siria. Non si fatica a comprenderne il motivo: il riconoscimento dell’Abcasia e del crescente numero di Paesi con una genesi simile originerebbe nuovi conflitti stravolgendo l’ordine internazionale…
Górecki combina perfettamente la sobrietà dell’analisi sociologica e storica con una narrazione fluida, supportata da un acuto senso di osservazione, dalla curiosità di un reporter di prim’ordine e da un certo senso dell’umorismo. E a questo si aggiungano personaggi, storie e luoghi che resteranno a lungo nella memoria.
Wojciech Górecki (nato nel 1970 a Łódź) è reporter, analista e storico specializzato nell'area del Caucaso e dell'Asia centrale. Attualmente è Senior Fellow presso il Dipartimento per la Turchia, il Caucaso e l'Asia Centrale del Centro Studi Orientali (OSW) di Varsavia. Tradotto in cinese, ceco, georgiano, slovacco, ucraino e italiano. Nel 2007 è stato insignito del Premio Giuseppe Mazzotti. Nel 2011 è stato finalista del Premio Ryszard Kapuściński ed è stato candidato al Nike Literary Award. Nel 2013 ha ricevuto il Premio Beata Pawlak. Dal 2002 al 2007 è stato prima segretario e poi consigliere presso l'Ambasciata della Repubblica di Polonia a Baku. Ha partecipato come esperto alla missione dell'Unione Europea che indagava sulle circostanze della guerra in Georgia del 2008. Nel 2014-2015 è stato membro del consiglio di amministrazione del Fondo di solidarietà PL e ha alternato il suo lavoro di ricerca e reportage anche a occasionali docenze universitarie. Collabora con numerose riviste polacche: «Nowa Europa Wschodnia», «New Eastern Europe», «Tygiel Kultury» e «Nowe Książki» solo per cintarne alcune.