Il loro nome è scritto in modi e alfabeti differenti: bazar, čaršija, çarshija, çarşı … Il significato è però lo stesso: luogo di incontro e di scambio, retaggio del passato ottomano dei Balcani. OBC ha girato l'intera regione per scoprire dove pulsano ancora, dove sono state invece cancellate dalle memorie delle città, dove sono ancora qualcosa in più che mera meta turistica. Ed ha scoperto che sono un punto di vista interessante, per capire più a fondo le società dei Balcani. Un dossier realizzato da OBC nel contesto del programma Seenet.

L'approfondimento

Čaršije/çarshije: il cuore dei Balcani

Marjola Rukaj

Da sempre luogo d'incontro, i quartieri artigianali e commerciali di impronta ottomana sono sopravvissuti al corso della storia in molte città dei Balcani. Rappresentano ora un vero e proprio barometro per comprendere i cambiamenti anche più recenti e per capire quale spazio possono avere i Balcani nell'Europa allargata

La musica dei bazar

Il ritmo dei bazar

Marjola Rukaj

Crocevia culturale ed etnico e luogo d'incontro per eccellenza, la čaršija è anche il luogo dove trovare alcune delle radici più profonde del patrimonio musicale dei Balcani. Una nostra analisi

La magia delle parole

Le lingue segrete dei bazar

Marjola Rukaj Tirana

Era il luogo del plurilinguismo. E qualcosa di più, vi si parlavano alcune vere e proprie lingue segrete: cosa è rimasto nei bazar dei Balcani di questi codici inventati per capirsi e non farsi capire? Un nostro approfondimento

Blocco: Mappe varie

    Baščaršija la bella

    28/10/2011 -  Marjola Rukaj

    L'antico mercato ottomano è uno dei simboli di Sarajevo. È con questo reportage che si chiude un nostro intenso viaggio attraverso i bazar dei Balcani

    Novi Pazar, il bazar senza rossetto

    20/10/2011 -  Marjola Rukaj Novi Pazar

    E' molto simile al quartiere d'impronta ottomana di Sarajevo. Ma per molti è più genuino. E' la čaršija da cui Novi Pazar, Serbia sud-orientale, prende il nome. Un nostro reportage

    Mostar: la čaršija e il ponte

    12/10/2011 -  Marjola Rukaj Mostar

    Una città divisa, un ponte, una čaršija su due sponde. Simboli di incontro e convivenza che ora si trovano a fare i conti con l'eredità della guerra. La sfida di Mostar tra turismo e tradizione

    Belgrado, la čaršija scomparsa

    14/07/2011 -  Marjola Rukaj Belgrado

    Una città che è cambiata radicalmente negli ultimi due secoli. Ma che dietro a una facciata urbanistica che mescola Mittel Europa ed eredità socialista non ha perso del tutto i suoi elementi ottomani. I bazar non ci sono più, ma il loro spirito sopravvive

    Gjakova/Đakovica: i lampioni della çarshija

    25/02/2011 -  Marjola Rukaj

    Distrutto durante la guerra, l'antico cuore commerciale della città di Gjakova/Đakovica, Kosovo occidentale, è stato ricostruito nel 2001 grazie a finanziamenti internazionali. Ma soffocato dal traffico stenta a ridiventare il "mercato a misura d'uomo" tipico del periodo ottomano

    Peja/Peć, la çarshija e la guerra

    14/01/2011 -  Marjola Rukaj Peja/Peć

    A Peja/Peć, cittadina del Kosovo occidentale, del bazar tradizionale è rimasto poco o niente. Soprattutto a causa del conflitto del 1999. Sebbene le autorità locali confidino in una sua valorizzazione in chiave turistica sembra difficile possa avvenire

    Bitola, la čaršija cosmopolita

    04/01/2011 -  Marjola Rukaj

    Un esempio perfetto di come conciliare il passato e il presente. La čaršija di Bitola, Macedonia, non è stata abbandonata, non è stata vittima di abusi edilizi, né è stata trasformata in una vetrina per turisti. Nonostante tutto, rischia di trasformarsi in un normale mercato contemporaneo. Un contributo del nostro dossier dedicato ai bazar ottomani nei Balcani

    Skopje, la čaršija degli albanesi

    29/12/2010 -  Marjola Rukaj Skopje

    E' un vero e proprio barometro socio-culturale nel cuore di Skopje, capitale della Macedonia. E' il suo antico mercato ottomano, che negli ultimi 20 anni da luogo malfamato sta diventando più trendy che mai. Un nuovo contributo per il nostro dossier dedicato ai mercati ottomani nei Balcani

    Gjirokastra, il bazar di pietra

    20/12/2010 -  Marjola Rukaj Tirana

    Kadaré l'ha definita la "città più ripida del mondo". E' Gjirokastra, nel sud dell'Albania, al confine con la Grecia. Anche la sua çarshija si estende su viuzze in salita. La struttura architettonica di quest'ultima si è mantenuta nei secoli, ma tarda a recuperare una nuova vita commerciale. Il nostro approfondimento all'interno del dossier sui mercati d'origine ottomana nei Balcani

    Le mille vite del 'Vecchio Bazar'

    08/05/2008 -  Risto Karajkov Skopje

    Il Vecchio Bazar è il cuore antico di Skopje. Oggi non è che un pallido residuo di ciò che era una volta, un po' sporco e polveroso, ma sempre effervescente e dinamico. E, come altre volte nella storia, aspetta di riprendersi il proprio ruolo di centro culturale e sociale della città

    Korça, il bazar delle serenate

    08/12/2010 -  Marjola Rukaj Tirana

    Korça è una città albanese al confine tra Albania, Grecia e Macedonia. E' conosciuta per il suo bazar che però purtroppo ora si trova in uno stato di quasi-abbandono. Continuano i nostri approfondimenti sui mercati d'origine ottomana nei Balcani

    Kruja, il bazar salvato dal regime

    24/11/2010 -  Marjola Rukaj

    Sopravvissuto nei millenni, quasi scomparso a inizio Novecento e riportato in vita durante il regime, il bazar di Derexhik a Kruja, Albania, è oggi una boutique per turisti. Ma nonostante la perdita delle tradizioni, l'urbanizzazione selvaggia e la globalizzazione rampante la sua vera essenza continua a sopravvivere

    C'era una volta ...

    14/09/2010 -  Marjola Rukaj Tirana

    Un mercato in stile ottomano, una çarshija, proprio nel cuore di Tirana, di cui oggi rimangono solo vaghi ricordi. Architettura, rapporti sociali e memoria in quest'intervista all'antropologa Armanda Kodra

    Le origini di una parola

    I mercati ottomani vengono distinti dagli altri mercati moderni delle città balcaniche, anche nel modo in cui vengono chiamati. Tuttora, come durante l'Impero ottomano, vengono usate parole orientali che si sono adattate alle convenzioni dei vari alfabeti e al gergo delle lingue locali. Čaršija per lo spazio serbo-croato-bosniaco, çarshija per gli albanofoni, чаршија per i macedoni. Il termine deriva dal turco çarşı che vuol dire esattamente “mercato”. Per lo stesso spazio pubblico alcuni usano il termine pazar, che deriva molto probabilmente dal persiano bāzār (بهاچار ) - letteralmente “il luogo dei prezzi”.

    Fotografie

    Link consigliati:

    Bazars ottomans des Balkans

    Una pubblicazione del nostro partner Le courrier des Balkans sui bazar dei Balcani

    Baščaršija.info

    Un sito interamente dedicato al cuore ottomano di Sarajevo

    Dossier realizzato nell'ambito del programma SeeNet

    Programma di Cooperazione Decentrata italo-balcanica. Vai alla sezione dedicata