Ritorno a Durazzo
02/12/2010, Redazione
“Il giorno dopo ho inforcato la mia bicicletta, ho preso con me la macchina fotografica e mi sono diretto alla estrema periferia nord di Durazzo, verso Porto Romano …". Un fotoracconto di Lasien Vojo

Abusi
“Da 2 anni ormai la mia città ha cambiato volto, mi si è resa irriconoscibile, non è più mia. Ma appartiene ai grandi costruttori e ai politici corrotti, in balia degli abusi edilizi. Durazzo, sporca e polverosa, si copre di ridicolo nel goffo tentativo di imitare un certo stile di vita occidentale, fatto di macchine costose, bar lussuosi e ostentazione di una ricchezza apparente".

Bicicletta
“Il giorno dopo ho inforcato la mia bicicletta, ho preso con me la macchina fotografica e mi sono diretto alla estrema periferia nord di Durazzo, verso Porto Romano, area già fortemente compromessa dalle contaminazioni dovute alla presenza di una ex-fabbrica chimica”.

Gli-altri-1
"Parallela a questa realtà ne esiste però un'altra: migliaia di famiglie povere venute dalle campagne vicine e dalle montagne del nord, tassi di disoccupazione altissimi, mancanza di servizi, inquinamento”.

La-nube
“Durante le notti particolarmente calde e quando il vento soffia dal mare, Durazzo viene avvolta da un' incredibile nube tossica che proviene dalla discarica comunale in cui grandi quantità di rifiuti vengono continuamente bruciati, giorno e notte”.

Nostalgia-1
“Come è difficile riportare nero su bianco la bellezza delle strade antiche del centro, l'odore del porto, i rumori e le grida del mercato dietro alla stazione dei treni. Ogni volta mi rendo conto quanto mi è mancato quel traffico, quegli odori, quel mare. E ogni volta mi domando come sarebbe stata la mia vita se fossi rimasto e cresciuto in Albania”.

Odori
“Una sera dello scorso agosto mi trovavo nel mio appartamento al V piano insieme alla mia ragazza italiana, le finestre spalancate per cercare un po' di sollievo dall'afa. Insieme alla polvere che puntualmente ogni estate si solleva dalle strade sterrate, dalle finestre aperte è entrato un pungente odore di plastica bruciata. La città sembrava aver preso fuoco, ma nessuno pareva se ne fosse accorto. Il giorno dopo, interrogando mio zio sulla faccenda, sono venuto a sapere che tutto ciò era normale”.

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“Da ormai 14 anni ogni estate ritorno a Durazzo per rivedere i miei familiari ed ogni volta il ritorno nella mia città costituisce un momento atteso e gioioso. L'emozione che provo nel vedere la città che appare dal mare, avvertire l'eccitazione degli altri con me sul traghetto, il sentirsi finalmente dopo 12 lunghi mesi a casa, sono sensazioni che faccio fatica a descrivere”.

Spettri-1
“Mentre il paesaggio intorno a me si faceva via via più brullo e spettrale, il respiro si faceva più difficile per via della nube acre a cui stavo andando incontro. Lungo la strada che porta alla discarica, ho visto case isolate, mucche lasciate pascolare nel niente e un piccolo paesino chiamato beffardamente "Villaggio della gioventù", su cui i fumi tossici della discarica soffiano con più insistenza”.
* Lasien Vojo è studente universitario e vive a Firenze. Nato a Durazzo, in Albania, si è trasferito in Italia con tutta la famiglia nel 1996.




