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Tra Scutari e le Bocche di Cattaro
11/09/2017, Redazione
Un viaggio per immagini da Scutari nel nord dell’Albania fino alle Bocche di Cattaro, in Montenegro, tra storia, leggende e sapori. Foto e testi di Sofia Verza.

Lago-di-Scutari
Il lago di Scutari, nell’Albania del nord. Si può costeggiare il lago in bici, sul largo marciapiede che lo circonda per chilometri. Alle sue spalle, le Alpi albanesi, note per la natura selvaggia e la continuità delle tradizioni locali.

Rozafa
Il castello di Rozafa sovrasta Scutari. Si racconta che tre fratelli lo costruirono, ma ogni notte ciò che avevano costruito crollava. Un saggio spiegò che era necessario un sacrificio: una delle loro mogli doveva essere murata viva. La scelta cadde sulla prima che avrebbe portato loro il pranzo il giorno successivo. Fu così che Rozafa, la moglie del fratello più giovane, si sacrificò, chiedendo che rimanessero scoperte una gamba, una mammella, una mano e un occhio per prendersi cura del figlio

Pergolato
Nel villaggio di Zogaj - ultimo insediamento albanese prima del confine con il Montenegro - alle spalle di una piccola moschea, una strada sterrata porta da Bilal. Bilal è un uomo dall’età indefinibile, con il volto rugoso e bruciato dal sole e occhi gentili. Ogni sera, per chi lo chiede, cucina il pescato del giorno servendolo ai piccoli tavoli sotto il pergolato.

Carpe-1
Për gjueti krapi, a caccia di carpe. Piccole barche di legno utilizzate dai pescatori di Zogaj lasciano gli ormeggi. La carpa (krap) è la specialità locale, e viene servita con ricchi sughi dai sapori mediterranei.

400-km2
Il lago di Scutari dal lato montenegrino, accanto alla cittadina di Virzipazar. E' il più grande della penisola balcanica, con un’estensione di circa 400 km².

Perasto
Perast (in italiano, Perasto) è una cittadina al centro delle Bocche di Cattaro, in Montenegro. Città prediletta della Repubblica di Venezia per quattro secoli, non fu mai conquistata dagli ottomani. Infatti, chi volesse avvicinarsi alla città via mare lo doveva fare attraverso lo “stretto delle catene”, dove venivano tese delle catene da una costa all’altra, nel punto più stretto della bocca.

Isolotto-artificiale
L’isola di San Giorgio si trova nella baia di Kotor, vicino a un altro isolotto, la Madonna dello Scalpello. A differenza di San Giorgio, quest’ultimo è un’isola artificiale, creata con vecchie navi affondate cariche di pietre. La leggenda narra che qui fu trovata un’icona della Madonna con bambino, che, spostata altrove, ritornò misteriosamente allo scoglio. I perastini costruirono quindi un santuario e lanciavano sassi per ingrandire l’isola dopo ogni viaggio in mare.




