Croazia: via libera alle unioni civili per le coppie omosessuali

16 luglio 2014

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Con 89 voti a favore il Sabor (Parlamento) croato ha approvato la legge sull'unione civile tra persone dello stesso sesso. Da ora le coppie omosessuali acquisiscono pari diritti alle coppie dello stesso sesso, eccetto l'adozione

Fonti: H-Alter e Zagreb Pride

Con uno scrosciante applauso partito dagli spalti del Parlamento aperti al pubblico, dove diversi attivisti delle associazioni LGBT assistevano alla sessione di voto, è stata accolta ieri l'approvazione della legge che permetterà alle coppie dello stesso sesso di contrarre l'unione civile.

La legge definisce il diritto "alla vita familiare" tra persone dello stesso sesso. Viene dunque acquisita la maggior parte dei diritti – e dei doveri - finora riconosciuti solo alle coppie eterosessuali. A seguito dell'unione civile presso il municipio di residenza come "životno partnerstvo" (partenariato di vita, dunque non matrimonio), secondo legge potranno godere di benefici sociali e fiscali riconosciuti alle famiglie "tradizionali": ad esempio godere del diritto dell'eredità alla morte del partner, della reversibilità pensionistica, del congedo familiare.

Inoltre, nel caso in cui uno dei partner sia unico genitore biologico di un minore, l'altro potrà acquisire stessi diritti e doveri di cura come secondo genitore. Unico diritto non ottenuto per ora da una famiglia formata da una coppia omosessuale è l'adozione.

"E' un momento storico. Finalmente viene sancito per legge un diritto che per altro era già stabilito dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo e dalla Corte costituzionale della Repubblica di Croazia" si legge nel comunicato stampa del Zagreb Pride.

Si ricorda infatti che la Corte costituzionale, nel parere del novembre 2013 quando dovette esprimersi sulla costituzionalità della richiesta di referendum contro i matrimoni omosessuali, sottolineò che il risultato non avrebbe inciso sul riconoscimento del diritto alla vita familiare "(...) perché già garantito a tutti i cittadini della Repubblica di Croazia, considerato che la Costituzione prevede pari diritti della vita del singolo e della famiglia senza alcuna distinzione".

La legge varata ieri entrerà in vigore otto giorno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Per cui la prima unione civile davanti a un ufficiale di Stato potrà già tenersi verso la metà di agosto. "Un grande passo avanti sul fronte dei diritti umani in Croazia e ancora di più sul piano del riconoscimento di uguaglianza, dignità e diritti delle persone LGBT che vivono nel nostro paese" conclude il comunicato del Zagreb Pride.


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