Pubblicato il: 11/11/2025

Sconcerto per il licenziamento del giornalista Gabriele Nunziati

Le organizzazioni firmatarie del consorzio europeo Media Freedom Rapid Response (MFRR) hanno inviato una lettera al direttore dell’Agenzia Nova per esprimere preoccupazione circa la recente notizia del licenziamento del giornalista Gabriele Nunziati

Gabriele Nunziati © Commissione Europea

Gabriele Nunziati © Commissione Europea

Gabriele Nunziati © Commissione Europea

Direttore responsabile Riccardo Bormioli
Agenzia Nova. Agenzia di stampa quotidiana
Redazione Via Parigi 11, 00185 Roma

11 novembre 2025

Oggetto: Sconcerto per il licenziamento del giornalista Gabriele Nunziati

 

Gentile direttore Bormioli,

Le organizzazioni sottoscritte del consorzio europeo Media Freedom Rapid Response (MFRR) le scrivono per esprimere il proprio sconcerto e la propria preoccupazione per la decisione dell’Agenzia Nova di terminare la collaborazione con il giornalista Gabriele Nunziati, a seguito di un quesito da lui rivolto alla portavoce della Commissione Europea lo scorso 13 ottobre 2025.

In quanto organizzazioni impegnate nella difesa della libertà di stampa in tutta Europa, condividiamo l’opinione che il licenziamento di un giornalista per aver posto una domanda ritenuta “fuori luogo” a una rappresentante di un organo politico rappresenti una chiara violazione della libertà dei media e della professione giornalistica, a cui andrebbe posto immediato rimedio.

A nostro avviso, le giustificazioni fornite da Agenzia Nova in merito al licenziamento non appaiono né condivisibili né sufficienti a giustificare la decisione. Tali spiegazioni contribuiscono inoltre a minare la presunta neutralità e obiettività della direzione. I giornalisti hanno il diritto e il dovere di porre domande, anche critiche o scomode, per garantire la responsabilità democratica dei decisori politici: qualsiasi tentativo di silenziare queste voci rappresenta una forma di censura ingiustificabile.

Nunziati ha svolto il proprio lavoro, ponendo un quesito legittimo volto a chiarire la posizione della Commissione Europea riguardo alla situazione a Gaza che gli esperti delle Nazioni Unite hanno definito come genocidio, una posizione soggetta a legittimo scrutinio e dibattito pubblico.

Rispetto alla vostra preoccupazione legata a un eventuale danno d’immagine, riteniamo che tale danno non derivi dal legittimo lavoro di un vostro collaboratore, quanto piuttosto dalla vostra stessa decisione di censurare tale lavoro su basi infondate.

Silenziare la voce di chi svolge il proprio ruolo da “cane da guardia” ponendo domande di pubblico interesse sulla situazione a Gaza rappresenta un grave colpo alla libertà di informazione e un segnale preoccupante per la democrazia in Italia. Ciò danneggia non solo il diritto dei giornalisti di lavorare senza timore di ritorsioni, ma anche quello dei cittadini a un’informazione libera, indipendente e imparziale.

Ci uniamo quindi alle numerose organizzazioni e ai colleghi, in Italia e all’estero, che hanno condannato quello che consideriamo un licenziamento ingiusto e immotivato, esprimiamo la nostra solidarietà a Gabriele Nunziati, e invitiamo l’Agenzia Nova a rivedere la propria decisione e a procedere con il suo immediato reintegro.

 

Firmato:

Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (OBCT)

European Federation of Journalists (EFJ)

European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF)

Free Press Unlimited (FPU)

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Questa  lettera è stata prodotta all'interno del progetto Media Freedom Rapid Response (MFRR), un meccanismo a livello europeo che traccia, monitora e risponde alle violazioni della libertà di stampa e dei media negli Stati membri dell'UE e nei Paesi candidati.