Rossella Vignola 23 luglio 2014

La Commissione cultura ed educazione del PE ha annunciato i tre finalisti del Premio Lux 2014, il premio assegnato ogni anno alle migliori pellicole europee. In finale anche il film d'esordio del giovane cineasta sloveno Rok Biček

Fonte: Parlamento Europeo/Lux Prize

Nella mattinata di ieri, la neoeletta presidente della Commissione cultura ed educazione del Parlamento Europeo (PE), Silvia Costa, ha annunciato da Bruxelles i tre film finalisti del Premio Lux 2014.

Il Premio Lux, alla sua ottava edizione, è un premio assegnato annualmente dal PE alle pellicole europee di qualità per valorizzare la ricchezza, la diversità e l'eccellenza del cinema continentale. Con il Premio Lux, il PE intende convogliare l'attenzione dei cittadini su temi come l'immigrazione, la povertà, l'integrazione e la violenza contro le donne, esplorando le politiche dell'UE attraverso le corde emotive che il cinema sa far vibrare. E' convinzione del PE, infatti, che il cinema sia il canale ideale per dibattere e riflettere sull'Europa di oggi e sul suo futuro, coinvolgendo un pubblico transnazionale.

I tre film finalisti dell'edizione di quest'anno, scelti da un comitato composto da critici, direttori di festival cinematografici ed esperti di audiovisivi, sono "Class enemy ", del giovane regista sloveno Rok Biček, "Girlhood ", della francese Céline Sciamma e "Ida ", di Pawel Pawlikowsli, regista polacco di fama internazionale.

Attraverso una varietà di approcci stilistici, le tre pellicole ci conducono in un piccolo caleidoscopio europeo, dalla classe di liceo alle prese con un professore particolarmente severo del film di Biček, alla gang di ragazzine delle banlieu parigine raccontate in "Girlhood" della regista Sciamma, tra i più originali registi francesi contemporanei. Pawe Pawlikowski invece volge il suo sguardo verso l'Europa in bianco e nero degli anni sessanta con la storia di una giovane orfana polacca cresciuta in convento, incrociando la sua vita nel momento in cui la ragazza mette in discussione la sua fede religiosa.

I tre film verranno sottotitolati nelle 24 lingue ufficiali dell'UE e gireranno l'Europa da ottobre a dicembre nell'ambito della rassegna "Lux Film Days " approdando in oltre 40 città e 18 festival. Ed è proprio questa l'unicità di questa iniziativa fortemente voluta dall'Europarlamento che, quando nel 2007 istituì il Premio Lux, decise di concentrarsi sugli aspetti legati alla distribuzione dei film europei nella convinzione che sia proprio questo il "tallone d'Achille" dell'industria cinematografica del continente.

Infatti, diversamente dal funzionamento del mercato cinematografico nord-americano, l'industria del cinema "made in Europe" deve fronteggiare serie difficoltà economiche ed organizzative, complicate anche dalle differenze linguistiche. Ed è per questo che il PE fornisce ai tre finalisti e al film vincitore, di cui sarà rilasciata anche un'edizione speciale per le persone sorde, i sottotitoli nelle altre lingue dell'Unione e ne curerà la promozione e la distribuzione a livello europeo.

Il film vincitore, selezionato dal PE, sarà premiato durante la seduta plenaria del 17 dicembre a Strasburgo in presenza dei registi. L'anno scorso il premio era stato assegnato al film belga "Alabama Monroe - Una storia d'amore" del cineasta Felix van Groeningen, mentre nel 2012 andò all'opera "Io sono lì" di Andrea Segre.

 

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