© monticello/Shutterstock

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La Romania non è uno dei maggiori consumatori di droga d’Europa, e molte sostanze stupefacenti sono vietate nel paese. Tuttavia non solo il consumo, ma anche la produzione di droghe ultimamente risultano in significativa crescita

03/10/2023 -  Mihaela Iordache

Il consumo di droga in Romania registra una crescita continua, giunta ad un massimo storico, tanto da spingere il presidente Klaus Iohannis ad annunciare che l’argomento sarà incluso nell’agenda della prossima riunione del Consiglio Supremo per la Difesa del Paese (CSAT).

Perché, come ha spiegato Iohannis, durante l’apertura dell’anno scolastico in una scuola di Bucarest, “gli effetti, la portata, le sfide sociali del consumo di droga, soprattutto in giovane età e nelle scuole rappresentano una seria sfida alla sicurezza individuale e nazionale”.

Mentre l’annuncio del presidente è stato colto favorevolmente dai rappresentanti del governo, alcuni politici dell’opposizione l’hanno criticato considerando esagerato parlare di questo fenomeno tirando in ballo esercito e servizi segreti.

La Romania al momento non è uno dei maggiori consumatori di droga in Europa, e molte droghe come la cannabis, ad esempio, sono vietate nel paese. Tuttavia il consumo di stupefacenti è in crescita e ultimamente anche la produzione.

Le statistiche

Secondo i dati ufficiali, rilasciati dall’Agenzia Nazionale Antidroga (ANA) nell’ultimo rapporto del 2021 , quasi il 17% delle persone di età compresa tra 15 e 34 anni aveva consumato almeno un tipo di droga, il che rappresenta una percentuale in continuo aumento, mentre l'età più giovane dichiarata in cui è iniziato l'uso di stupefacenti è di 13 anni.

In Romania, il 10,7% delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni ha consumato almeno un tipo di droga illecita nel corso della sua vita (consumo occasionale), mentre il 6% ne ha consumato anche nell'ultimo anno (consumo recente).

Le droghe più consumate in Romania sono le nuove sostanze psicoattive (NPS), seguite dalla cannabis. Il consumo più alto del paese si registra nella capitale Bucarest e nella regione di Ilfov.

Le nuove sostanze psicoattive più consumate sono chiamate “droghe legali” (lo sono in alcuni paesi), cioè quelle tipologie di droghe che cercano di riprodurre gli effetti delle droghe più comuni (cananbis, cocaina, oppiacei) ma con una struttura chimica differente. Sono prodotte in laboratori clandestini e - secondo gli esperti - producono effetti sulla salute peggiori delle droghe tradizionali.

In crescita il consumo, ma anche la produzione di droga

Lo scorso marzo le autorità romene hanno scoperto che una fabbrica di farmaci a Voluntari, nella contea di Ilfov, è stata utilizzata da una rete internazionale per la produzione di droga. La fabbrica apparteneva all’ex vicepresidente dell’Associazione romena dei produttori farmaceutici, Laurentiu Huica e dal 2021 riforniva di efedrina e pseudoefedrina laboratori clandestini in Polonia e Repubblica Ceca al fine di produrre metanfetamine.

A a fine settembre, invece, 28 persone (tra le quali anche un poliziotto) sono state arrestate perché parte di un gruppo che vendeva caramelle e dispositivi per vaporizzare contenenti cannabis a bambini e giovani provenienti da tutto il paese e che erano stati prodotti in una fabbrica a Iași. In questo sito, gli inquirenti hanno scoperto 40 tonnellate di canapa industriale. “La fabbrica dei sogni” di Miroslava (Iasi), come è stata presentata dalla stampa romena, apparteneva ad un cittadino canadese e aveva cinque magazzini nel paese. 

“Sono milioni i consumatori di droga in Romania”

La ministra della Giustizia, Alina Gorghiu, ha dichiarato venerdì 29 settembre che in Romania ci sono "milioni di consumatori di droga" secondo alcune statistiche dell'Agenzia nazionale antidroga, e che occorre aiutarli a liberarsi del problema, perché “non possono essere messi tutti in prigione”. Nei primi otto mesi dell’anno in corso sono stati registrati 20mila casi legati alla droga e ciò necessita un aumento dei magistrati che se ne occupano, considera la ministra. 

La legge 143/2000 sulla lotta al traffico e al consumo illecito di droga prevede pene detentive da 2 a 7 anni per i trafficanti di droga, e se trafficano sostanze ad alto rischio le pene vengono aumentate da 5 a 12 anni.

Secondo la 143/2000, le piante e le sostanze narcotiche o psicotrope o le miscele contenenti tali piante e sostanze vengono classificate in due grandi categorie: droghe "a rischio" (cannabis e ketamina rientrano in questa categoria) e droghe "ad alto rischio" (eroina, cocaina, codeina, ecstasi ecc.).

Il consumo non è punito dalla Legge 143/2000, ma il possesso di droga "a rischio" per consumo personale è punito con la reclusione da 3 mesi a 2 anni o con la multa, mentre il possesso di droga "ad alto rischio" per uso personale è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Di recente la legislazione e stata modificata: ora una persona che guida un veicolo a motore sotto l'effetto di alcol o sostanze psicoattive o senza patente e commette un incidente stradale che provochi la morte della vittima, sarà condannata immediatamente alla reclusione. Dal codice penale è stata quindi eliminata la possibilità di sospensione condizionale della pena in questi casi. 

La mancanza di strutture specializzate 

In Romania ci sono solo due centri per i giovani dipendenti e dovrebbero essere spostati fuori dagli ospedali psichiatrici, afferma il ministro della Salute Alexandru Rafila, il quale ha annunciato che a breve sarà realizzato un piano con le misure per combattere il consumo di droga e il trattamento dei pazienti affetti da questa dipendenza.

Il ministro ha  anche aggiunto che questo piano sarà probabilmente presentato al governo durante il mese di ottobre. Si tratta di  un piano che potrebbe diventare operativo l'anno prossimo, con un centro regionale per il trattamento dei tossicodipendenti. Intanto i centri privati non riescono a fare fronte alla richiesta, nonostante un giorno di permanenza in queste strutture arrivi a costare intorno agli 80 euro.


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