Svetla Dimitrova | Sofia 14 febbraio 2014
Il quotidiano Vijesti

Giovedì nuovo attacco contro il quotidiano montenegrino Vijesti. Bruciata una sua auto. E' l'ennesima violazione della libertà di stampa in Montenegro

Un'auto di proprietà del quotidiano montenegrino Vijesti è stata data alle fiamme nelle prime ore del 13 febbraio, nella capitale Podgorica. E' l'ultimo di una serie di attacchi subiti negli ultimi anni dai giornalisti e dalla proprietà del quotidiano indipendente. Nessuno è risultato ferito nell'incidente, nel quale persone non identificate hanno versato benzina sulla “Nissan” con le insegne del giornale sulla carrozzeria, dandole poi fuoco.

Il 26 dicembre scorso il quotidiano è stato oggetto di un attacco bomba che ha causato danni materiali ai suoi uffici. L'ordigno esplosivo è stato piazzato sotto le finestre dell'ufficio del caporedattore di Vjiesti Mihailo Jovović ed è esplosa mentre il quest'ultimo ed almeno altri 15 componenti dello staff erano all'interno dell'edificio.

SEEMO (South East Europe Media Organisation), organizzazione affiliata all'International Press Institute (IPI) ed altri monitor internazionali sulla libertà di stampa hanno condannato l'attacco e richiesto alle autorità montenegrine massimo impegno affinché i responsabili vengano portati davanti alla giustizia.

“Negli ultimi anni lo staff di Vjiesti ha subito numerose minacce ed attacchi”, ha dichiarato lo scorso 30 dicembre il segretario generale di SEEMO Oliver Vujović. "Data la frequenza di questi attacchi contro i giornalisti e le proprietà del giornale si può affermare che sia un obiettivo deliberato. Chiediamo che la polizia, la magistratura e la procura di stato si concentrino su questo caso e su tutti gli attacchi subiti dai giornalisti di Vijesti negli ultimi anni”.

Tra chi ha subito attacchi dal 2007 ad oggi SEEMO ha inserito anche Tufik Softić, corrispondete di Vijesti nella città di Berane e i giornalisti investigativi Olivera Lakić e Zeljko Ivanović, uno dei fondatori del quotidiano.

"L'impunità dei crimini contro chi lavora nei media in Montenegro è la norma”, si afferma in un comunicato stampa del 7 gennaio scorso di Reporter senza frontiere (RWB), l'organizzazione con sede a Parigi che si occupa di libertà di stampa.. "La tolleranza che il sistema della giustizia dimostra nei confronti di coloro i quali attaccano i giornalisti è inaccettabile”, si aggiunge, chiedendo poi alle autorità di fare tutto quanto è necessario affinché i responsabili vengano portati davanti alla giustizia e stabilire un ambiente sicuro per i giornalisti, necessario per garantire la libertà di informazione”.

Meno di 24 ore prima di questo nuovo attacco a Vijesti Reporter senza frontiere aveva rilasciato il suo World Press Freedom Index dove il Montenegro è al 114mo posto su 180 paesi monitorati.

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Safety Net for European Journalists. A Transnational Support Network for Media Freedom in Italy and South-east Europe.