Gong 8 settembre 2023

Giornalisti, ricercatori e istituzioni collaborano per contrastare la disinformazione e promuovere la fiducia nell'informazione corretta in Croazia e Slovenia

(Originariamente pubblicato da Gong , il 31 agosto 2023)

La Croazia ha un nuovo centro per la lotta alla disinformazione e per il fact-checking in rete. Nell’ambito dell’Adria Digital Media Observatory (ADMO ) – un progetto regionale dedicato al contrasto alle fake news nell’ambiente digitale della Croazia e della Slovenia – le giornaliste e i giornalisti dell’agenzia di stampa globale e multilingue Agence France-Presse (AFP) e del media online sloveno Oštro sono impegnati nella verifica delle notizie per poter fornire ai cittadini croati e sloveni un’informazione corretta e veritiera. Tutte le analisi sono disponibili sul sito dell’ADMO.

I fact-checker dell’AFP indagano su informazioni di dubbia affidabilità, spesso discordanti tra loro, che circolano in rete e rischiano di influenzare negativamente l’opinione pubblica.

“Nel nostro lavoro ci atteniamo ai più alti standard giornalistici – tutte le informazioni devono essere verificate più volte e confermate. Le nostre fonti devono essere competenti e credibili. Il rispetto di questi standard implica l’impossibilità, anche per mancanza di tempo, di smentire tutte le notizie false che circolano sui social. In ultima analisi però, il nostro impegno nel mettere a nudo le informazioni che possiamo dimostrare essere false contribuisce in maniera rilevante a contrastare la diffusione di fake news e le conseguenze deleterie che questo fenomeno comporta per la nostra società”, afferma il giornalista dell’AFP Ivan Fischer. Anziché analizzare le opinioni e le convinzioni, i team di fact-checker dell’AFP si occupano di verificare i fatti.

“L’hub regionale ADMO, come parte integrante di un più ampio sistema dell’European Digital Media Observatory (EDMO ), ha il compito di individuare tempestivamente e analizzare le disinformazioni a livello locale, contribuendo così a ridurre il loro impatto e a rafforzare la capacità di pensiero critico dei cittadini. Il centro incoraggia la collaborazione tra ricercatori, giornalisti e istituzioni e contribuisce allo sviluppo di strumenti innovativi per contrastare la diffusione di notizie false”, spiega Mato Brautović, direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Dubrovnik e coordinatore dell’ADMO. Alle attività del centro, insieme al professor Brautović, partecipano anche altri professori e ricercatori dell’Università di Dubrovnik e di quella di Zagabria, tra cui Marijana Grbeša, Nebojša Blanuša, Milica Vučković, Jan Šnajder, Marijana Musladin, Davor Pauković, Mirjana Tonković, Andrea Vranić.

Mentre gli scienziati delle due università analizzano il mondo della disinformazione, e AFP e Oštro verificano i dati, Gong è impegnato nell’educazione e nella sensibilizzazione su temi legati alla cultura politica democratica e all’alfabetizzazione mediatica. Intanto, venerdì 1 settembre l’emittente N1 , media partner del progetto, ha mandato in onda la prima puntata della trasmissione N1 Disinfo , curata e condotta dalla pluripremiata giornalista Ivana Dragičević.

“Nei prossimi dodici mesi, con questa trasmissione cercheremo di mostrare al nostro pubblico quanto sia complesso il panorama della disinformazione. Oggi più che mai il giornalismo riveste un ruolo importante nel costruire la fiducia nelle società travolte da disuguaglianze e diffidenza. In vista delle elezioni europee del giugno del 2024, realizzeremo alcune puntate speciali, considerando l’importanza delle prime elezioni per il Parlamento europeo dopo la pandemia e con la guerra in Ucraina in corso”, spiega la giornalista.

ADMO è un centro multidisciplinare per l’analisi e la verifica dell’attendibilità delle narrazioni presenti nell’ambiente digitale. È impegnato anche nell’educazione e la promozione dell’alfabetizzazione mediatica tra i giornalisti e i cittadini, nonché nella sensibilizzazione e l’implementazione delle politiche pubbliche a livello nazionale ed europeo. Oltre all’Università di Dubrovnik, che ospita la sede dell’ADMO, alle attività dell’hub croato-sloveno partecipano tre facoltà dell’Università di Zagabria (Facoltà di Scienze Politiche, Facoltà di Ingegneria Elettrica e Informatica e Facoltà di Filosofia), Gong, N1, AFP, Oštro e XWiki.