Nicola Zordan 21 marzo 2022
Tram in centro a Zagabria - © Finn stock/Shutterstock

Si chiama Tribute e si propone di fornire un modello alternativo per migliorare la qualità dei trasporti urbani. Iniziando da 8 tra le più importanti città dell'Euroregione Adriatico-Ionica

All'inizio del 2021 è stato varato il progetto Tribute , parte del programma Adrion di Interreg , che comprende nove stati partner attorno al bacino adriatico-ionico con lo scopo di armonizzare questa regione europea ed adottare un approccio transnazionale allo sviluppo e alla risoluzione di problematiche comuni.

Tra i paesi coinvolti si trovano sia stati membri dell'UE (Italia, Slovenia, Croazia e Grecia) che paesi esterni (Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord).

L'ente capofila del progetto Tribute, che opera nel settore dei trasporti, è il Politecnico di Milano. L'obiettivo primario del progetto è quello rendere più efficente la mobilità urbana attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie, in modo da personalizzare l'offerta in base alle reali esigenze dei cittadini e al contesto socioeconomico di riferimento.

Uno dei problemi nella pianificazione dei trasporti urbani risiede infatti nella scarsa adattabilità dell'offerta pubblica alle necessità via via differenti della popolazione, alle sue abitudini in evoluzione o più semplicemente al cambiamento demografico. Il ricorso alla tecnologia può contribuire a rispondere con celerità ed efficacia a queste variabili, per esempio tenendo frequentemente monitorato il flusso dei viaggiatori e attivando dei servizi di trasporto a chiamata in caso di affluenze impreviste.

Mediante la promozione di "laboratori" sulla mobilità sostenibile, il progetto mira a coinvolgere istituzioni, imprese, ricercatori e cittadini nella definizione di soluzioni condivise, individuabili ricorrendo ad un approccio partecipativo tra decisori politici e beneficiari diretti.

A seguito di questi incontri verranno sperimentate delle azioni pilota in grado di innovare il sistema di trasporto pubblico, in modo che sia ad un tempo più efficiente e meno inquinante, rispettivamente nelle città di Milano (Italia), Maribor e Lubiana (Slovenia), Zagabria (Croazia), Patrasso (Grecia), Novi Sad (Serbia), Sarajevo (Bosnia Erzegovina) e Podgorica (Montenegro).

La condivisione dei risultati promuoverà le soluzioni innovative più funzionali, incentivando la cooperazione transnazionale tra autorità e agenzie di trasporto e favorendo un sistema regionale di trasporto sostenibile.

Tra gli obiettivi secondari si annovera anche la riduzione dell'utilizzo dell'automobile come mezzo di trasporto urbano e l'incentivo di modalità di spostamento alternative e più salutari, per esempio creando piste ciclopedonali sicure e libere dal traffico veicolare. Il progetto, che si concluderà nel 2023, è stato reso possibile da quasi 3 milioni di finanziamento UE.

 

Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Work4Future" cofinanziato dall’Unione europea (UE). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Work4Future"