24 giugno 2020
Migranti lungo la Rotta balcanica nel 2017 (© Edward Crawford/Shutterstock)

E' una rete composta da 36 organizzazioni che si battono per i diritti lungo la cosiddetta “Rotta balcanica”, per denunciare quanto sta avvenendo e per stare al fianco di chi è più vulnerabile

Lungo la “Rotta balcanica” arrivano in Italia e in Europa parte rilevante dei rifugiati del nostro continente. Si tratta in gran parte di di siriani, afgani, iracheni, iraniani, pakistani che fuggono da persecuzioni e conflitti pluriennali.

Lungo tutta la rotta continuano a verificarsi violenze, torture, respingimenti e restrizioni arbitrarie e altre misure che mettono a rischio le persone migranti. Lo ha denunciato di nuovo Amnesty International all’inizio di maggio, sottolineando la complicità dei governi dell’Unione europea.

Anche l’Italia è toccata dalla rotta percorsa da migliaia di persone dirette in Europa in condizioni proibitive. Fino a poco fa l’Italia rappresentava un luogo sicuro di protezione per loro, ma pare che ora non sia più così. Recentemente infatti sono emerse responsabilità dirette dell’Italia in recenti operazioni di riammissioni collettive sul confine con la Slovenia, in violazione del diritto internazionale. Nonostante ciò il dibattito pubblico sul punto è ancora quasi inesistente.

Per rompere il silenzio sulla “rotta balcanica”, denunciare quanto sta avvenendo in quei luoghi e lanciare chiaro il messaggio che i soggetti vulnerabili del “game” non sono più soli, è nata la rete “RiVolti ai Balcani”, composta da oltre 36 realtà e singoli impegnati a difesa dei diritti delle persone e dei principi fondamentali sui quali si basano la Costituzione italiana e le norme europee e internazionali.

“RiVolti ai Balcani” si presenterà ufficialmente a Milano sabato 27 giugno alle 11 presso il chiostro della Parrocchia S.Maria del Carmine (Piazza del Carmine 2 - M2 Lanza, M1 Cairoli).

Durante la conferenza stampa, oltre a un quadro dettagliato della situazione attuale lungo la rotta tramite testimonianze dirette, saranno inoltre anticipati i contenuti di un dossier di denuncia e informazione sulla rotta a cura di “RiVolti ai Balcani”, con particolare attenzione alle riammissioni illegali in corso dalla metà di maggio sul confine italo-sloveno.

Interverranno tra gli altri Gianfranco Schiavone (vicepresidente dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, Asgi), Silvia Maraone (coordinatrice interventi IPSIA Acli in Bosnia Erzegovina), Anna Brambilla (avvocato del Foro di Milano, socia Asgi), Diego Saccora (Lungo la rotta balcanica), Agostino Zanotti (direttore di ADL a Zavidovici), Paolo Pignocchi (Amnesty International Italia) e Corrado Conti (Ass. Mir Sada e Circolo Spazio Condiviso di Calolziocorte).

Sarà possibile seguire la diretta sulla pagina Facebook @RiVoltiAiBalcani