Redazione 24 maggio 2018

Venerdì 25 maggio a Trieste si terrà la premiazione dei vincitori del Premio giornalistico Luchetta 2018, nell’ambito della serata Rai “I nostri Angeli”. Nella sezione TV News vince il servizio “Orfani di pace” realizzato dal giornalista Rai Andrea Oskari Rossini, su una storia seguita da anni da OBCT

Il Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta è stato istituito 15 anni fa dalla “Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin ”, in memoria di Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, giornalisti della sede Rai di Trieste uccisi da una granata a Mostar il 28 gennaio del 1004, e di Miran Hrovatin, cineoperatore assassinato a Mogadiscio il 20 marzo del 1004 assieme alla giornalista Rai Ilaria Alpi.

Il Premio Luchetta, promosso in collaborazione con Rai - Radiotelevisione Italiana, festeggerà i suoi vincitori venerdì 25 maggio dalle 20.30 al Politeama Rossetti di Trieste in occasione della 15^ Serata “I nostri Angeli”, condotta dall’anchor tv Alessio Zucchini e come sempre ripresa da Rai1, che la trasmetterà integralmente venerdì 15 giugno.

Anche quest’anno, il Premio si fa portavoce delle vicende più scottanti legate all’infanzia violata nel mondo, con sguardo attento ai contesti di marginalità del nostro Paese. Lo dimostrano i vincitori realizzati da Italia1 – “Le Iene” e dal quotidiano La Sicilia : il primo, per la sezione "Reportage" firmato da Marco Fubini e Nadia Toffa, ha filmato e intervistato bambini e giovani disposti ogni giorno a prostituirsi per pochi soldi nella zona dello stadio di Bari; e l’altro per la sezione "Stampa italiana" a cura di Carmelo Riccotti La Rocca e Martina Chessari, ha raccontato i “figli del caporalato”: centinaia di bambini invisibili ammassati nella fascia trasformata del ragusano.

Accanto a loro, Andrea Oskari Rossini vince il Premio nella sezione "TV News 2018": nel suo servizio per la rubrica della RAI TGR Est-Ovest ha raccontato gli “orfani della pace" arrivati in Italia da Sarajevo. Nel luglio 1992, 46 bambini bosniaci provenienti dall’orfanotrofio “Ljubica Ivezić” di Sarajevo raggiungevano Milano per essere temporaneamente accolti in Italia fino a quando non sarebbe finita la guerra. Oggi alcuni di loro sono ancora alla ricerca delle famiglie d’origine. Nel servizio viene raccontata anche la storia di Amer, uno dei bambini – ora adulti – allora adottati, che ha ritrovato solo nel 2017 le tracce dei parenti in Bosnia grazie alle indagini realizzate da OBCT Transeuropa.

Nella sezione "Stampa internazionale" vince Stephanie Hegarty di Bbc World Service che insieme a Vladimir Hernandez ha documentato, attraverso una graphic novel digitale la storia di Falmata e di come sia sopravvissuta in Nigeria mentre sempre più donne del suo Paese decidevano di suicidarsi.

Infine, Mohammed Badra vince il premio "Fotografia" per lo scatto pubblicato da The Guardian nella sezione fotografia, dedicata a Miran Hrovatin. Ha documentato l’impotenza delle Nazioni Unite contro l’Inferno sulla terra siriano, mentre Mosca introduceva cinque ore quotidiane di “Cessate il fuoco” per consentire ai civili di scappare attraverso corridoi umanitari.

Sul palco del Politeama Rossetti di Trieste anche Vittorio Zucconi, vincitore del Premio "Testimoni della Storia 2018" promosso dal Premio Luchetta con Crèdit Agricole Friuladria. Alla serata saranno presenti anche il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Carlo Verna, il presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana Giuseppe Giulietti, e il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini. News e approfondimenti si intrecceranno alla musica: quella degli artisti di riferimento come Brunori Sas e Raphael Gualazzi.

La XV edizione del Premio è organizzata dalla Prandi Comunicazione & Marketing con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con la coorganizzazione del Comune di Trieste e il contributo di Crédit Agricole FriulAdria e Fincantieri. Hanno collaborato inoltre la Federazione Nazionale Stampa Italiana e il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.