Alex Simonetti 25 novembre 2022

Lo scorso 17 novembre, in Portogallo, a Regiostars 2022 la premiazione dei migliori progetti di coesione degli ultimi 15 anni

Il 17 novembre, ad Evora, in Portogallo, la Commissione Europea ha annunciato i vincitori del premio Regiostars 2022 . Il concorso, nato nel 2008 e con cadenza annuale, premia ogni anno i migliori progetti nati all’interno delle Politiche di coesione , la principale politica di investimento dell’Unione Europea volta a rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale degli stati membri. Il Fondo di coesione finanzia le zone rurali, insulari o transfrontaliere, i processi di industrializzazione, le regioni che presentano bassa densità demografica e svantaggi naturali.

Per l'edizione di quest'anno - diversamente dagli anni precedenti e per segnare l’anniversario dei 15 anni del premio - sono stati scelti i 15 migliori progetti tra i vincitori e i finalisti delle edizioni precedenti. Su ognuno di questi progetti dei giornalisti locali hanno girato dei mini-documentari. A premiare i progetti è stata Elisa Ferreira, Commissaria europea per le Politiche di coesione e di riforma.

La digitalizzazione delle scuole croate

A vincere il concorso è stata l’iniziativa di riabilitazione e restauro della cittadina maltese di Gozo.

Per quanto riguarda i paesi seguiti da OBC Transeuropa al secondo posto si è piazzato un progetto realizzato in Croazia: E-Schools pilot project , iniziato nel 2015 e conclusosi nel 2022, ha puntato sullo sviluppo della digitalizzazione nel campo dell’educazione. Il nome intero del programma è rappresentativo: “E-Schools, un’informatizzazione inclusiva dei processi scolastici e d’insegnamento, finalizzati alla creazione di scuole digitali mature per il 21esimo secolo”. Un’iniziativa che ha coinvolto il 10% delle scuole dell’interno paese, 151 in totale tra quelle di primo e secondo grado. A guidare il progetto è stato il CARNET – Croatian Academic and Research Network , sotto la supervisione del ministero delle Scienze e dell’Educazione.

Lavagne interattive, registri scolastici elettronici, tablet e libri digitali con elementi interattivi, video lezioni digitali e scambio online di materiali – sono solo alcuni degli elementi innovativi introdotti nel sistema scolastico croato grazie al progetto.

Al centro dell’imprenditoria greca: Corallia

Nella classifica dei 15 migliori progetti sono presenti anche le iniziative di Corallia – The Hellenic Technology Cluster Initiative, unità del Research Centre Athena nata in Grecia nel 2005. Finalista nell’edizione del 2009, Corallia rappresenta uno dei progetti più riusciti nell’ambito delle Politiche di coesione 2007-2013.

Pilastro dell’ecosistema innovativo in Grecia, ha messo la sostenibilità al centro della gestione di clusters, incubatori e programmi di imprenditoria. Corallia supporta l’innovazione attraverso un numeroso gruppo di esperti che si occupano di gestione d’impresa, consulenze finanziarie e contabilità, gestione di progetti nazionali, europei ed internazionali, ma anche dell’organizzazione di eventi di formazione e divulgazione.

Corallia ha fondato tre centri di innovazione tecnologica che coinvolgono 175 soggetti tra imprese, laboratori universitari e istituti di ricerca. Il mi-Cluster si occupa di nano e micro-tecnologia applicata al settore dell’elettronica, il si-Cluster è incentrato sulle tecnologie spaziale, mentre il gi-Cluster verte sui software creativi e ricreativi, in particolar modo sul settore del gaming.

In 17 anni di operato più di 10.000 persone e organizzazioni hanno beneficiato delle loro attività. Sono stati distribuiti 100 milioni di euro a oltre 500 imprese innovative, dalle start-ups composte da studenti, alle piccole-medie imprese. Un esempio dell’incredibile lavoro svolto da Corallia è il più importante acceleratore d’impresa della Grecia, egg – enter.grow.go , nato con la cooperazione della Banca Centrale Europea, lo STARTAB Entrepreneurship Programme , l’ESA BIS Greece e l’Agenzia Spaziale Europea.

Nuove prospettive per i giovani disabili di Burgas

Inserito tra i 15 finalisti anche il progetto “Burgas’ Family-Type Centres” che ha permesso di migliorare le condizioni di vita di bambini e giovani con varie disabilità nella città di Burgas, in Bulgaria. Grazie all’iniziativa e ai relativi fondi provenienti dalle politiche di coesione, nella cittadina che si affaccia sul Mar Nero sono stati costruiti cinque nuovi edifici, inaugurati nel marzo 2015, che hanno sostituito i vecchi centri residenziali per disabili. 

Tutti costruiti nel giro di un anno grazie agli oltre 400.000 mila euro di finanziamento, gli edifici sono strutturalmente consoni per l’incolumità di minori con disturbi mentali e fisici. Nonostante le disabilità più varie che coinvolgono le persone residenti nel centro, l’obiettivo del progetto, degli operatori e dei responsabili delle attività è di fornire un’indipendenza sempre maggiore per coloro che, senza aiuto, sarebbero stati permanentemente relegati ai margini della società. 

 

 

Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Work4Future" cofinanziato dall’Unione europea (UE). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Work4Future"