6 giugno 2025
Metodo Srebrenica - Bottega Errante

A 30 anni di distanza dai tragici avvenimenti, torna in libreria dal 25 giugno - in un'edizione aggiornata e ampliata - "Metodo Srebrenica", il romanzo documentario di Ivica Đikić che esplora l’organizzazione del genocidio avvenuto nel luglio del 1995

Fonte: Bottega Errante Edizioni

A 30 anni dal genocidio di Srebrenica, torna in libreria in un'edizione aggiornata e ampliata, "Metodo Srebrenica" , il romanzo documentario di Ivica Đikić che esplora con precisione e profondità l’organizzazione del genocidio di Srebrenica del luglio 1995. 

Questa nuova edizione aggiornata, edita da Bottega Errante, tradotta da Silvio Ferrari e Marijana Puljić, offre ai lettori ulteriori elementi di riflessione su uno degli eventi più tragici della storia europea degli anni Novanta.

"Metodo Srebrenica"  si distingue per la sua capacità di raccontare non il “perché”, ma il “come” di un crimine pianificato e attuato con meticolosa precisione. Attraverso la figura del colonnello Ljubiša Beara, condannato per genocidio dal Tribunale dell’Aja, Đikić ricostruisce ogni fase dell’operazione, offrendo una narrazione che unisce rigore documentaristico e profondità letteraria.

La nuova edizione, disponibile dal 25 giugno 2025, include materiali inediti che arricchiscono la comprensione del contesto storico e delle dinamiche psicologiche dei protagonisti. Con una nuova postfazione di Teofil Pančić  e nuovi capitoli, l’autore approfondisce ulteriormente le responsabilità individuali e collettive, offrendo uno strumento prezioso per chi desidera comprendere le radici del male e le sue manifestazioni concrete.

Durante la guerra del 1992-95, Srebrenica, cittadina situata nella Bosnia orientale, era un’enclave sotto il controllo dell’esercito bosniaco attorniata da città serbe, che ospitava migliaia di musulmani bosniaci. Nel 1993 divenne una zona demilitarizzata sotto la tutela della missione Unprofor delle Nazioni Unite. Tuttavia, nel luglio del 1995 le forze militari serbe invasero la città, uccidendo circa ottomila uomini ed espellendo sistematicamente donne, bambini e anziani.

Il Tribunale penale internazionale per la ex Iugoslavia ha incriminato 21 persone per i delitti commessi a Srebrenica. La Corte internazionale di giustizia ha affermato, inoltre, che il massacro di Srebrenica è configurabile come genocidio, riconoscendo l’intenzione di annientare i Bosniaci musulmani da parte dell’esercito dell’allora Repubblica Serba, ma ha ritenuto la Serbia non responsabile del medesimo.