27 novembre 2019

Nel 155esimo delle relazioni tra Italia e Bosnia Erzegovina, il 28 e il 29 novembre si svolge a Sarajevo una conferenza internazionale con la partecipazione di analisti ed esperti bosniaci, italiani e internazionali, oltre a rappresentanti politici dei due paesi

“Se c’è un aspetto che colpisce nelle relazioni tra Italia e Bosnia Erzegovina attraverso i secoli, è che raramente due terre senza confine comune hanno visto tanto coinvolgimento storico e umano”. Sono le parole con cui l’Ambasciatore d’Italia a Sarajevo, Nicola Minasi, inizia il testo conclusivo del volume “Italia e Bosnia Erzegovina. 155 anni di storia insieme”, di accompagnamento alla celebrazione di un secolo e mezzo dall’avvio delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.

Il volume "Italia e Bosnia Erzegovina.
155 anni di storia insieme"

Per questa occasione, il 28 e il 29 novembre prossimi, è prevista a Sarajevo la conferenza internazionale, organizzata dall'Ambasciata d'Italia in Bosnia Erzegovina e OBC Transeuropa, dal titolo “Italia e Bosnia Erzegovina: Balcani ed UE da un secolo all’altro. 155 anni dal primo Consolato Generale d’Italia a Sarajevo”, con interventi di analisti ed esperti bosniaci, italiani e internazionali, oltre a rappresentanti politici dei due paesi.
Per l’Italia è prevista la presenza di tre membri della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati: la presidente Marta Grande, il vicepresidente Piero Fassino e l'onorevole Maurizio Lupi.

Il primo dei quattro panel previsti si aprirà il 28 novembre presso l’Hotel Holiday (Zmaja od Bosne, 4) alle ore 9.00, a seguito dei saluti del Capo Delegazione UE Ambasciatore Joahnn Sattler, dell’Ambasciatore Minasi e della direttrice di OBC Transeuropa, Luisa Chiodi.
Nel primo panel, attraverso la presentazione del volume curato dall’Ambasciatore Nicola Minasi, si affronterà la storia delle relazioni tra i due paesi, a partire dall'apertura del primo Consolato Generale d'Italia a Sarajevo avvenuta il 20 giugno 1863, con gli interventi di Alfredo Sasso, collaboratore di OBCT, che farà un’introduzione al volume e una panoramica rispetto al contributo che offre nella comprensione dei 155 anni di relazioni bilaterali; Eric Gobetti, storico torinese, si soffermerà sugli anni della Seconda guerra mondiale, quando la Jugoslavia venne invasa dalle forze dell’Asse e l’esercito italiano operò come forza occupante; Marzia Bona, ricercatrice dell’Eurac, presenterà infine i risultati di uno studio condotto insieme a Marco Abram per OBCT sulla mobilitazione di solidarietà della società civile italiana verso la Bosnia Erzegovina nel corso delle guerre di dissoluzione jugoslava degli anni ‘90.

La foto, poi diventata famosa con il titolo
'La ragazza che corre', scattata a Sarajevo
durante un bombardamento da Mario Boccia

Nel secondo panel di giovedì 28 novembre “L’idea d’Europa in Bosnia Erzegovina. Politica, cultura e identità”, moderato da Marta Grande, Presidente Commissione Affari Esteri e Comunitari, si avvicenderanno quattro relatori: Asim Mujkić, Università di Sarajevo; Neven Anđelić, Regent’s University London; Srđan Puhalo, sociologo e analista politico; Roberto Belloni, Università di Trento. Verrà approfondita l’idea di Europa in Bosnia Erzegovina, le relazioni di lungo periodo tra Bosnia Erzegovina ed Europa, l’impatto delle politiche dell’UE nel paese e il ruolo che esso riveste nella politica europea.

L’ultimo panel della giornata sarà dedicato ai modelli possibili di relazioni tra Europa e  Balcani. Ciò anche in vista del Consiglio europeo di dicembre e dopo la brusca frenata del processo di integrazione dei Balcani frutto delle posizioni francesi al Consiglio europeo dell’ottobre scorso. Interverranno: Miruna Troncotă, National University of Political Studies, Bucharest; Adi Ćerimagić, European Stability Initiative (ESI); Jasmin Mujanović, Elon University, North Carolina; Damir Kapidžić, University of Sarajevo e Jens Woelk, Università di Trento.
La prima giornata si chiuderà con la visita alla mostra “Italia. Racconti (in)visibili” presso la Galleria Nazionale della Bosnia Erzegovina (Via Zelenih beretki, 8) che si inserisce nell’ambito della VII Stagione della Cultura Italiana in Bosnia Erzegovina promossa dall’Ambasciata d’Italia a Sarajevo.

Venerdì 29 novembre, con inizio alle ore 10.00, sempre presso l’Hotel Holiday, la direttrice di OBCT Luisa Chiodi modererà una sessione sul tema “Raccontare i Balcani: questioni regionali e rapporti internazionali. Balcani e Europa nei media”. Parteciperanno quattro importanti rappresentanti di settore: Zlatko Dizdarević, oltre che giornalista, scrittore e diplomatico; Valerie Hopkins, che per il Financial Times segue i paesi dell’Europa centrale e della regione dei Balcani; Elvira Jukić, caporedattrice del “Mediacentar Sarajevo” e Aleksandar Trifunović, giornalista della testata online “Buka” con sede a Banja Luka.
Due giorni di analisi e riflessione, con l’auspicio che, come recita la conclusione al libro realizzato per questa occasione, “i prossimi anni possano essere ricchi di nuovi scambi fecondi, nel rispetto della pace e della convivenza, riconoscendo le difficoltà ma offrendo anche i giusti incentivi e gli strumenti opportuni per un'integrazione intelligente, nel Paese e con l’Unione Europea, che sappia coinvolgere efficacemente l'impegno di tutti”.

A margine dell'evento è prevista una mostra fotografica che presenta anche alcune foto del fotografo Mario Boccia

I due giorni di lavori saranno trasmessi in diretta streaming su Facebook

Si veda il programma dettagliato sul sito dell’Ambasciata d’Italia a Sarajevo