Redazione 18 novembre 2019

Negli ultimi anni molti sono stati gli scandali legati a presunti finanziamenti esteri a partiti e movimenti politici come strumento di interferenza esterna. In Italia l'abolizione del finanziamento pubblico diretto ai partiti ha esposto il sistema a questa ed altre vulnerabilità. Se ne parlerà in in seminario a Roma il 20 novembre

La questione del finanziamento estero a partiti, movimenti politici o singoli candidati come strumento di interferenza nei processi democratici ha ottenuto molta attenzione negli ultimi anni, anche in seguito a recenti scandali, come il caso Lega-Russia in Italia o l’Ibiza-gate in Austria, che ha portato alle dimissioni del governo guidato da Sebastian Kurz. A prescindere dalle dinamiche di questi specifici casi, la questione della trasparenza e della vulnerabilità di un sistema politico ad interferenze sia esterne che interne da parte, ad esempio, di soggetti economici o altri interessi privati, è cruciale per l’integrità dei processi democratici.

Saranno proprio questi i temi del seminario “Fare politica senza fondi pubblici: nuove vulnerabilità e sfide per la trasparenza” previsto a Roma il 20 novembre presso Fondazione Basso (Via della Dogana Vecchia 5), dalle ore 15.00 alle ore 17.00, con registrazioni e caffè di benvenuto a partire dalle ore 14.30.

Protagonisti del seminario saranno Irene Pellizzone (Università degli Studi di Milano), Mattia Diletti (Sapienza Università di Roma), Daniele De Bernardin (Openpolis) e Federico Anghelé (Riparte il futuro), con la moderazione di Giorgio Comai (OBC Transeuropa / Centro per la cooperazione internazionale).

Il seminario farà un bilancio della situazione a sei anni dal decreto del Governo Letta che ha abolito il finanziamento pubblico diretto ai partiti. Una riforma che tentava, senza successo, anche di aumentare la tracciabilità dei flussi finanziari in questo contesto, ma che ha finito per rendere la politica più dipendente da soggetti privati e potenzialmente più vulnerabile a interferenze esterne.

Nuove regolamentazioni introdotte negli ultimi anni obbligano partiti e candidati a rendicontare in modo trasparente le donazioni ricevute. La documentazione fornita è però spesso parziale, poco leggibile, e viene diffusa in formati che ne rendono difficile o impossibile l'analisi. 

Il panorama attuale ha visto inoltre la moltiplicazione dei soggetti che in vario modo contribuiscono al finanziamento dei partiti (fondazioni, associazioni, comitati), creando nuovi spazi per influenze improprie e aumentando significativamente il numero di soggetti che deve essere regolamentato.

L’evento, organizzato nell’ambito del progetto Exploring Systemic Vulnerabilities for External Influence in Italy (ESVEI), promosso da OBC Transeuropa / Centro per la Cooperazione Internazionale, sarà un’occasione per discutere di soluzioni in grado di migliorare l’attuale quadro normativo in Italia.

Il progetto ESVEI affronta alcune questioni strutturali che aumentano la vulnerabilità dei processi democratici alle interferenze esterne, prendendo l'Italia come caso di studio. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività  di OBC Transeuropa volte a garantire una sfera pubblica più aperta e informata, promuovendo la libertà dei media e aumentando la consapevolezza sui processi democratici a livello europeo.

L'incontro è a ingresso libero, previa registrazione online tramite questo modulo .

E' possibile seguire l'intero workshop in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook.

Qui maggiori informazioni sul progetto ESVEI.

 

Per ulteriori informazioni sul seminario:

OBC Transeuropa / CCI  segreteria@balcanicaucaso.org 

Rossella Vignola vignola@balcanicaucaso.org

 

 

Questa pubblicazione è stata prodotta nell'ambito del progetto ESVEI, co-finanziato da Open Society Institute in cooperazione con OSIFE/Open Society Foundations. La responsabilità dei contenuti di questa pubblicazione è esclusivamente di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa.