27/08/2013

Mentre si festeggiava l'ingresso della Croazia nell'Ue loro protestavano per il rinnovo del contratto collettivo. Sono ancora centinaia i kmq non sminati sul territorio croato, ora europeo

36 ore dopo le celebrazioni per l'ingresso della Croazia in Ue, avvenuto il primo luglio, la piazza Ban Josip Jelačić di Zagabria è stata teatro delle proteste dei lavoratori delle 27 aziende di sminamento croate associate alla HUP – Hrvatska udruge poslodavaca (Associazione croata datori di lavoro).

Da settimane scioperavano per il rinnovo del contratto collettivo scaduto a dicembre 2012, poi ottenuto l'8 luglio con gli aumenti di stipendio richiesti.

Contestualmente al rinnovo, è stato firmato con il governo un accordo per l'avvio di iniziative congiunte, tra le quali l'aumento di fondi al settore e l'ampliamento dell'uso del contratto collettivo alle restanti cinque aziende croate non associate alla HUP.

E' così ripartito a pieno ritmo lo sminamento in Croazia, coordinato dal CROMAC – Croatian Mine Action Center.

Secondo i dati della Strategia nazionale di sminamento 2009-2019, la superficie delle "aree a rischio mine" in Croazia a fine 2008 risultava essere di 954,5 kmq.

Montaggio: Davide Sighele

Foto e riprese: Nicole Corritore

 

Questa pubblicazione è stata prodotta con il contributo dell'Unione Europea. La responsabilità sui contenuti di questa pubblicazione è di Osservatorio Balcani e Caucaso e non riflette in alcun modo l'opinione dell'Unione Europea. Vai alla pagina del progetto Racconta l'Europa all'Europa



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