Recep Erdoğan - Pixabay

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E' scontro diplomatico tra Serbia e Turchia. Durante una visita in Kosovo, il premier turco Recep Erdoğan ha detto: “il Kosovo è Turchia, e la Turchia è Kosovo”. Parole giudicate inaccettabili da Belgrado, che ha chiesto scuse ufficiali ad Ankara. Il servizio di Francesco Martino per il GR di Radio Capodistria [25 ottobre 2013]

 

Sono bastate alcune dichiarazioni emotive sul Kosovo del premier turco Recep Tayyp Erdoğan per far scattare lo scontro diplomatico tra Serbia e Turchia. Mercoledì scorso, Erdoğan si è recato in visita ufficiale in Kosovo per l'inaugurazione del nuovo aereoporto internazionale di Pristina, opera da 140 milioni di euro realizzata da un consorzio franco-turco, che gestirà la struttura per i prossimi vent'anni.

Spostatosi nella città di Prizren, in compagnia dei premier kosovaro Hashim Thaci e di quello albanese Edi Rama, Erdoğan ha sottolineato la forte presenza economica turca in Kosovo, con investimenti che si attestano intorno ai 350 milioni di euro. Il premier turco si è poi rivolto alla folla con parole fortemente emotive. “Il Kosovo è Turchia, e la Turchia è Kosovo. Condividiamo una storia e una civilizzazione comune. Le lingue, le religioni e le facce possono essere diverse, ma siamo tutti figli di una stessa nazione”, ha dichiarato Erdoğan, facendo evidentemente riferimento al passato ottomano.

Come prevedibile, vista la particolare sensibilità sul Kosovo, che Belgrado ritiene pienamente parte del proprio territorio, nonostante la dichiarazione di indipendenza di Pristina del febbraio 2008, le reazioni negative da parte serba non hanno tardato ad arrivare.

Per il premier Ivica Dačić le parole di Erdoğan rappresentano una chiara provocazione nei confronti della Serbia. “E' una dichiarazione scandalosa, chiederò le scuse pubbliche della Turchia e del premier Erdoğan”, gli ha fatto eco con durezza il vice-presidente del consiglio Aleksandar Vučić.

In un comunicato ufficiale, il ministero degli Esteri di Belgrado ha ribadito che “le parole di Erdoğan non possono essere ritenute amichevoli”, e che le dichiarazioni del premier turco non aiutano lo sviluppo di buone relazioni tra i due paesi.

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