04/04/2023

Piccola, ma vivace e resistente. Temprata dal contesto in cui viene allevata. E' la pecora di Cherso, una tradizione dell'isola che resiste. Nonostante tutto. Un videoracconto di Nicole Corritore e Davide Sighele

Sono in molti a fare in modo che la tradizione della pastorizia a Cherso non scompaia. Tra questi la LAG – Kvarnerski Otoci (Gruppo di azione locale delle isole del Quarnaro), partenariato costituito tra soggetti del settore pubblico, economico e della società civile, delle isole di Veglia, Cherso e Lussinpiccolo. E’ nato per promuovere lo sviluppo rurale attraverso iniziative e partenariati locali, migliorare le condizioni di vita e di lavoro, diversificare le attività economiche, garantire il flusso di informazioni e il trasferimento di conoscenze, sviluppare sinergie e reti tra tutti i soggetti che hanno interesse a contribuire allo sviluppo delle aree rurali. Tra le attività del LAG vi è il lancio di bandi a sostegno di iniziative nel settore della pastorizia. Ad esempio, lo scorso 13 ottobre 2022, 14 progetti hanno ottenuto fondi dal Programma di sviluppo rurale della Repubblica di Croazia 2014-2020 sostenuto dalla politica di coesione Ue. Tra questi l’allevatore Dubravko Devčić per l’acquisto di 20 pecore, pali e filo spinato per il recinto, impianto elettrico a energia solare per elettrificare il recinto, attrezzatura varia per la pulizia del terreno. Il sostegno alla pastorizia viene citato espressamente come molto importante nel “Programma nazionale di sviluppo delle isole della Repubblica di Croazia” 2021-2027, redatto nell'ambito delle politiche di coesione UE: “Sulle isole spicca l'allevamento di ovini che è maggiormente sviluppato sulle isole di Pago, Cherso e Brazza. Deve essere sostenuto perché ha un impatto positivo sull'economia dell'isola, riduce l’emigrazione della popolazione dalle isole, partecipa all’equilibrio biologico, ma incide anche nella riduzione del rischio di incendi”.

 

Questo materiale è pubblicato nel contesto del progetto "Work4Future" cofinanziato dall’Unione europea (UE). L’Ue non è in alcun modo responsabile delle informazioni o dei punti di vista espressi nel quadro del progetto. La responsabilità sui contenuti è unicamente di OBC Transeuropa. Vai alla pagina "Work4Future"

 



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